VERANO'S DOGS - Summoning the Hounds

Metal Age
La band romana nasce nel 2015. Ad allattare l’appena nato” non è una lupa, come la tradizione vuole, ma una dolce e delicata “cagnolina”… Nel 2017 dopo degli assestamenti nella formazione i ragazzi entrano in studio per il primo full, che ci lascia senza parole e ci rende orgogliosi di avere una band come questa in Italia. I membri arrivano da passate esperienze in altre più o meno conosciute bands ed il loro intento è di suonare un death/grind senza compromessi. L’occhio o per cosi dire l’orecchio si ferma immediatamente sull’eccellente produzione, non casino allo stato brado con una registrazione da garage, come siamo abituati quando parliamo di band di questo tipo, ma anzi suoni ottimi batteria che uccide, chitarre avanti, scambi di voce bei limpidi (stiamo parlando della registrazione, la voce del cantato è growl e scream, pronta a squartarvi le viscere appena vi girate, con un morso che non molla la presa (se vogliamo stare in tema), o con una zampata con tanto di artigli affilati; una delle più belle voci che abbia sentito in questo periodo…) sono dieci i brani proposti che girano attorno alla figura del “cane” sotto il punto di vista più oscuro, al confine col regno dei morti, mischiati con la mitologia e come personaggio di letteratura scura e paurosa. Mi ricordo da quattordicenne un film in VHS che avevamo visto a casa di un amico che aveva la casa libera dai genitori dopo una spaghettata “aglio olio e peperonico” e tanto vino rosso … “Cujo” possa essere d’ispirazione a questa band, alla quale auguriamo “lunga vita e prosperità” ed alla quale fantasia ed idee non mancano di sicuro, visto che per tutto il tempo del disco mi sono divertito moltissimo!! 

Voto: 7,5/10

Flavio Facchinetti