TRAGUL - My Last Words

Adrian Benegas
I Tragul sono il progetto Symphonic Power Metal dello spagnolo Adrian Benegas, tastierista/songwriter dei Pergana, che riunisce attorno a se per l'occasione un manipolo di ottimi musicisti della scena metal underground internazionale, quali la conterranea cantante Zuberoa Aznarez (Diabulus In Musica), il chitarrista paraguayano Diego Bogarin, il bassista Oliver Holzwarth (con un passato in Blind Guardian, Rhapsody Of Fire e Tarja), il batterista tedesco Sander Zoer... nonché il chitarrista solista dei Flotsam and Jetsam Steve Conley (!). Per ora il tastierista ha deciso di presentare il proprio progetto musicale pubblicando brani in forma di singoli digitali, disponibili in streaming online tramite tutte le consuete piattaforme esistenti (Spotify, iTunes...). Questo è il secondo singolo disponibile, dopo il precedente "Before I Say Goodbye". Cosa dire di "My Last Words", quindi? Che appare un brano davvero pregevole a livello compositivo, caratterizzato da una produzione di gran lusso, ove non latita assolutamente la tecnica collettiva dei musicisti... e soprattutto che è un brano fortemente "emotivo" e dall'incedere "teatrale", dove su una base musicale ben assortita e ispirata di Metal sinfonico, con apprezzabili e ben sviluppati arrangiamenti tastieristico/orchestrali, si dipana la voce da soprano di Zuberoa, atta a decantare le forte spirale emotiva presente nella composizione. Atmosfere simil-classiche, ormai consuete in produzioni di bands come i Nightwish, fanno capolino nella musica dei nostri. Ma con una marcia in più, rappresentata dalla forte emotività del refrain, che si presenta come summa della spirale emotiva descritta dai versi delle strofe. E' certo un po' difficoltoso descrivere il valore di un progetto musicale solo da una canzone, questo è da mettere in conto. Ma se i nostri sapranno produrre in seguito un album intero mantenendo costante la qualità insita in questo brano, sono sicuro che ne vedremo delle belle. Ottime premesse, a risentirci con qualcosa di più sostanzioso. 

Voto: 7/10 

Alessio Secondini Morelli