THE LION’S DAUGHTER - Future Cult

Season Of Mist
Se dovessimo dare retta alla bio allegata a questo promozionale, del genere classificato per descrivere lo stile della band ne troveremmo molto poco invero. Perché i nostri americani, li hanno classificati come horror metal, ma noi che in Italia abbiamo campioni assoluti come i Death SS il genere lo conosciamo bene. Piuttosto si potrebbe definire U.S.B.M.con atmosfere horror inquietanti, perché è quello il genere di riferimento. La titletrack entra con synth inquietanti e chitarre fredde, gelide nelle plettrate decise, batteria battente e atmosfere da film horror, ma ecco entrare le scream vocals del chitarrista Rick Giordano riconducibili al black metal con riff dissonanti. “Call the midnight animal” viene introdotta da beats electro, quasi di taglio carpenteriano; per poi ecco arrivare blast beats e riffing tipicamente black metal freddi e di taglio nerissimo con screaming acido e iroso. La sezione ritmica è possente e offre parti rallentate possenti e i riff sono turgidi e ossessivi con le tastiere a far da contorno. “Die into us” sembra rubare le tastiere ai nostri Death SS per l’uso horror/dark ma la struttura è pienamente estrema; qui è il black metal di taglio statunitense che comanda con riff melodici che doppiano le melodie dei synth. Lo screaming è filtrato e pieno di odio e dolore, c’è un suono ritmato e possente della batteria e c’è un profumo dark/wave all’interno della struttura sonora, godibile con anche un accelerazione. “Galaxy ripper” è percussiva, con riffing che graffiano, screaming acidissimi e batteria percussiva; si va in territori estremi e nerissimi. Un brano pesante, violento, che non ti lascia attimi di respiro, con anche una parte in up tempo e chitarre dissonanti. “Girl autopsy” è la strumentale e qui l’inquietudine di taglio horror è veramente palpabile, plettrate di chitarra in tremolo dalle melodie malsane e synth che amplificano il senso di nero e perdizione, con delle note dolenti pianistiche. Un disco di buon metal estremo, con qualche atmosfera inquietante di taglio horror, ma è poco più di un’atmosfera; in prima fila c’è del buon black metal freddo di taglio squisitamente americano di buona qualità, terzo album e buonissimo risultato.  

Voto: 7.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli