SEVEN SISTERS - The Cauldron And The Cross

Dissonance
I Seven Sisters sono un giovane gruppo inglese che con questo The Cauldron And The Cross giungono al secondo full-lenght. Lo stile e' dichiaratamente ispirato alka NWOBHM piu' classica. Un genere che una qurantina scarsa di.anni fa ha rappresentato la rinascita e la rifondazione sotto.nuove vesti della musica che piu' amiamo. Oggi a qualcuno potrebbe sembrare poco stimolante e innovativo riproporre un certo tipo di sonorita' ma chi ha vissuto in prima persona quel periodo non puo' che gioire nel vedere che un certo tipo di approccio sia mantenuto anche da nuove band. In fondo l'heavy metal piu' classico non puo' non suscitare emozioni, e i Seven Sisters si dimostrano degni di essere ascoltati e presi in considerazione. L'album si apre con The Premonition, brano che dalle prime note ci travolge e ci catapulta in un passato musicale glorioso, con un impeto e una ritmica al limite dello speed metal. Blood And Fire e' un mid tempo dove la voce di Kyle Mc Neill, che e' anche chitarrista, ci prende per mano sostenuta dalla chitarra di Graeme Farmer e dalla sezione ritmica formata dal bassista Adam Thorpe e dal batterista Steve Loftin. Giri tipicamente maideniani introducono la terza traccia Once And Future Kings. Un bel riff ci proietta in Parting The Mists, brano caratterizzato da un bel cantato melodico. Turning Of The Tide continua il viaggio nel tempo che si vorrebbe non finisse mai. La pausa melodica arriva con l'intensa e suggestiva Oathbreaker. Si riparte in velocita' con A Land In.Darkness. Il disco e' concluso da una lunga sequenza suddivisa in due parti che e' la title-track The Cauldron And The Cross. Sulla lunga distanza i Seven Sisters si esprimono al meglio regalandoci cambi d'atmosfera, alternanza di momenti grintosi e melodici in un turbinio epico e trascinante che fara' capitolare piu' di un amante del metal piu' classico. 

Voto: 7/10 

Silvio Ricci