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I danesi Rolled Up Sleeves non inventano nulla, ma hanno solo fame di elettricità, melodia e rock and roll.
I nostri sono giovanissimi; con età che vanno dai 19 ai 21, si presentano con un biglietto da visita formato da 4 pezzi.
Benissimo fa l’ettichetta conterranea della formazione a dare una possibilità al gruppo che pur giovane qualcosa di buono ha da dire.
L’opener “Happy and alone”, parte con del buon garage rock and roll; chitarre sporcate, riffing potenti.
Up tempo veloce, melodia e grinta punk, il cantato sporco fa il suo dovere, e il ritornello è buono e orecchiabile; il solo e ben fatto.
“Junkie in disguise” ha una venatura sixties, sporcata, un mid tempo cadenzato e con una venatura bluesy.
Il brano ha qualcosa di doorsiano nell’andamento ritmico e con un buon chorus; il singer modula bene la voce e le chitarre graffiano a dovere quando serve.
“Sell my soul” è un brano introdotto solo da basso e batteria che danno il tempo, un brano quasi crepuscolare, il singer difatti da una performance vocale sussurrata e “notturna”
Un brano che poi cresce d’intensità ed elettricità sul finale, ma è solo una breve parentesi prima della conclusione.
La titletrack graffia con riff hard, e quasi un andamento funk nella ritmica, il basso sa il fatto suo e anche le chitarre sanno dosare bene i riffing corposi.
Il singer da una prova buona, non troppo urlata, ma sporca e vibrante nel chorus; i solos sono caldi di marca hard/blues settantiano, si sente che i nostri hanno imparato bene le basi.
Un buon biglietto da visita, che fa capire che i ragazzi non vogliono altro che roccheggiare e far divertire; bhè obbiettivo pienamente riuscito.
Voto: 7/10
Matteo ”thrasher80”Mapelli