LOATHE, HOLDING ABSENCE - This is as One

Sharptone
“This is as one” è un progetto unico e ambizioso che unisce e mostra al mondo le capacità musicali di due band britanniche che seppur giovani hanno già mostrato di che pasta sono fatti. Parliamo dei ‘Loathe’, originari di Liverpool e gli ‘Holding Absence’ gallesi, queste due realtà si sono avvicinate nell’aprile del 2018 condividendo il tour dei ‘Blood Youth’. Venendo in contatto gli è scaturita l’idea, che grazie alla SharTone Records si è poi realizzata. Ascoltando l’Ep , che di fatto contiene solo 4 pezzi, 2 ciascuno, si avverte lo stacco tra gli stili, ma nel modo stesso di intendere la musica, queste band sono più vicine di quanto si possa pensare. Sulla base di una stima e un grande rispetto reciproco, è nato l’Ep , registrato presso G1 Productiond a Wells ,Regno Unito, prodotto e mixato da George Lever. I “Loathe”, progressisti sono un quintetto che ha debuttato nel 2016, ma in questo nuovo e ultimo lavoro esplicano tutto il loro lato oscuro, attraverso un metalcore potente e moderno, mentre i gallesi si avvicinano ad un post-rock e post Hard-core con base Heavy. La prima parte è si apre con la forza dei “Loathe” , ‘White hot’, brano accattivante e desideroso di colpire, le chitarre ne costruiscono la trama musicale, portando alla luce un pezzone nu-metal tutto da assaporare. Secondo capitolo della breve saga si presenta “Servant and Master”, pezzo sperimentale, aggressivo e dalle melodie martellanti. Questa band sulle basi di un passato abbastanza recente vuole porre le basi per lavori nuovi e di buona qualità. La seconda parte si apre con gli ‘Holding Absence’, il ambio non necessita di presentazioni perché la differenza si nota dalla prima nota, i pezzi “Saint Cecilia” e “Everything” sono più attenti al songwriting, coinvolgenti i testi, mirano alla parte emotiva, struggendosi. L’ultima traccia che chiude il sipario, si presenta come una ballad. Piccola parentesi musicale di quelle che saranno le carriere musicali di queste brillanti band, ci auguriamo di rivederli presto sul mercato discografico per gustarne lavori più lunghi e complessi, nel frattempo non possiamo che ascoltare queste 4 pezzi di qualità e gustarci il connubio. Good, very Good, Young Rockers! 

Voto: 8/10 

Angelica Grippa