JUNKYARD DRIVE - Black Coffee

Mighty Music
Secondo album per questi danesi dal cuore infuocato che puzza di alcool, hard stradaiolo e soprattutto hanno grinta da vendere. Perché questo disco brucia come il sole, è pieno di grandi canzoni dove c’è un feeling hard che richiama il periodo d’oro di metà anni 80. Un bel caffè nero è intenso, forte e avvolgente; proprio come la musica del quintetto. “Backseat baby” è street puro, attacco folgorante con chitarroni, feeling hard/blues e grinta. Il singer Kristian Johansen ha il piglio giusto, potente e vizioso; grande chorus che ti trascina con cori acchiappa fanciulle; le chitarre di Birk e Ben Hoyer graffiano al punto giusto eruttando riff bollenti e un solo alla dinamite. “Make up your mind” è potente, un bel mid tempo dal calore bluesy, e con chitarre arpeggiate. Ma la formula esplode nel chorus con riffing potenti e un ritornello che è difficile che non entri in testa e solos al calor bianco; pura lava ve lo assicuro. “Same old story” è un up tempo che ha un feeling hard e qualcosa di british nel chorus, hard bluesy potente. Un ritornello che è destinato a bruciare le classifiche e un feeling zeppeliniano nei riff; come fare a resistere ad un brano del genere? “Through the door” inizia con chitarre crepuscolari, acustiche e un tono sommesso nel cantato, amaro, doloroso. Una power ballad dal sapore antico come il buon vecchio whisky che non ti tradisce mai; calore elettrico che cresce nell’inciso potente e riffing brucianti. “Time is over” è un brano diretto, che brucia, puro street metal; un brano potente, fatto di riffing hard e un chorus che ti stende pieno e melodico. Un brano elettrizzante per l’abile uso dei cori, del feeling generato dalla band; up tempo che brucia la strada cavalcando un destriero d’acciaio e solos in armonizzazione di gran classe. Ma la band non sa solo graffiare ma anche essere crepuscolare, blues e amara, come nel brano totalmente acustico “ Way too long”. Un brano lento; un brano con il singer che è capace di modulare la voce e colore dando corpo ad un brano intimista e da un bel feeling bluesy. Un disco stupendo, di grande scrittura, suonato e sentito col cuore e con la voglia di fare hard/metal di classe; perché non importa che tu venga da L.A., dalla Danimarca o dalla Valle Brembana, se il tuo cuore batte per l’hard rock e hai amore e feeling, non serve altro; grande prova. 

Voto: 8.5/10  

Matteo”Thrasher80”Mapelli