DROID - Terrestrial Mutations

Nightbreaker
Ragazzi vi presento il mio nuovo “gruppo preferito”, come se non ne avessi già abbastanza… sono rimasto catturato fin dalle prime note per il loro modo di suonare, per la tecnica elevata di ogni strumentista, per la fantasia con la quale sono stati scritti ed arrangiati i brani, e per la copertina che rimembra gli anni passati. I ragazzi dell’Ontario (e qui si cominciano a capire tante, tante, ma proprio tantissime cose….) hanno nel cuore il thrash degli anni ottanta, e sembrano amare alla follia i suoni belli, odierni, puliti, del progressivo moderno, per cui il risultato è un mix di Voivod, Cynic, con una voce che richiama molto gli Obituary. Ottimo il lavoro certosino sulla batteria che scandisce ogni minimo cambio con passaggi ci cuore e utilizza groove sofisticati e complicati per accompagnare al meglio il riffing. Il lavoro delle chitarre è notevole, abbondante e sazia l’ascoltatore “a volontà, con un riffing complicato, cervellotico, intelligente e fuori dal canoni dei quattro quarti. Sembra che i primi rudimenti musicali della band non sia stato il “corso base”, ma siano stati fin da subito il corso avanzato di terzo o quarto livello !! molto studio e molta preparazione per un album che vuole regalare sia momenti aggressivi che passaggi di “alto contenuto calorico”. Il disco è stramegaconsigliatissimissimo veramente a tutti i metallari death metallers, thrashers , progsters più incalliti, o a quel “cavolo di fazione” del genere del quale vi sentite parte. L’importante è sostenere questa band che molto ha da dire, al contrario di innumerevoli spesso vuoti cloni e pseudo-innovatori, che buttano negli occhi dell’ascoltatore molto fumo ma poco arrosto. Credetemi: qui di “cicio da tirar giù dalle ossa” ce n’è parecchio !!

Voto: 8/10 

Flavio Facchinetti