BARROS - More Humanity Please

Rockshots
Dietro il progetto Barros troviamo il chitarrista dei portoghesi Tarantula, nota heavy rock band, che si chiama appunto Paulo Barros. Con questo nuovo More Humanity Please, Paulo presenta un buon rock melodico, con, alla voce l’ottima ugola Ray Van D, che tra l’altro si è occupato oltre alle parti vocali di scriverne i testi. Nell’arco delle dieci tracce presenti sul disco, il buon chitarrista si muove a suo agio tra le svariate sfumature melodiche che riesce a infondere un po’ su tutta la durata delle tracce. I tempi non sono mai esasperati, ma risultano abbastanza canonici e rilassati. Si possono apprezzare comunque alcuni brani parecchio azzeccati sul fronte melodico, come nel caso di: My Everything, degno brano d’apertura, melodico e dalla facile assimilazione. Continuando si può apprezzare la grinta e il groove della successiva Disconnect, con i suoi up tempo che s'incastrano alla perfezione con la voce del singer. Sostanzialmente comunque, il nuovo lavoro dell’artista in questione non è un banco da cui attingere sicuramente sensazioni nuove o particolarmente personali, ma dobbiamo dare atto che i brani , tutto sommato funzionano abbastanza bene, si lasciano ascoltare facilmente. All’interno di alcuni di loro possiamo trovare soluzioni interessanti, infarcite dalle solite e zuccherose melodie che il genere richiede, Kingdom For A Day ne è un esempio. Il missaggio e la masterizzazione affidata a Harry Hesse (Harem Scarem) si fanno sentire sicuramente, influenzando parecchio le composizioni finali. Se non si hanno grosse pretese e attese, chi si nutre giornalmente di classic rock, Aor, o semplicemente di musica melodica, su questo More Humanity Please, troverà una miniera d’oro probabilmente. Album, a nostro avviso, che anche se non ha portato assolutamente nulla di nuovo all’interno della scena rock mondiale, vale la pena ascoltarlo almeno un paio di volte. 

Voto: 6,5/10

Sandro Lo Castro