VALGRIND - Blackest Horizon

Everlasting Spew
Accidenti che terzo disco! Questi quattro ragazzi sanno il fatto loro in maniera abbagliante. No, non sto scherzando; questi quattro stupirebbero chiunque sia pratico di death metal tecnico, per saper scrivere brani perfetti, dove ogni tassello come in un puzzle del terrore va ad incastro perfetto. E pensare che i nostri nascono ufficialmente nel 1993 dalle ceneri di una band death/black metal chiamata Necrospell conferma il detto che che la fenice risorge dalle sue ceneri. “Victorious” l’opener è distruttiva; perfetto esempio di death metal tecnico. Controtempi, sezione ritmica assassina e dinamica che sa colpire in cambi di tempo fluidi con bast beats a cura della coppia Daniele Lupidi al basso e voce e Gianmarco Agosti (già con le leggende nostrane hc Raw Power) alla batteria. I riffing sono serrati ma hanno anche aperture epiche oscure degni della scuola di Tampa con solos virtuosi e letali e un growl alto e bestiale. “Third and last” è un brano veloce diretto, riffing e ritmi cadenzati si interscambiano di marcia ma mai scendendo d’intensità e potenza; grandissimo lavoro di chitarre con riff ad incastro e solos di pura scuola floridiana. Un brano ricco di atmosfere dissonanti; cambi di tempo tellurici, e che colpiscono nel segno, perché la band ha le idee non chiare, di più. La titletrack viene aperta da un tappeto di synth e una voce narrante profonda; il brano prende poi una piega in controtempo con un atmosfera “horror” generata dalle tastiere e anche qui il tasso tecnico/compositivo è alto e si sente lo spirito dei Death che furono. Grande brano con cambi di tempo, riff diretti, ma sempre rispettando una melodia di fondo; il growl è selvaggio e iroso, le chitarre nei solos sanno essere lancinanti e distruttive con virtuosismo. Il brano “Last angel” è diviso in tre parti come una specie di suite estrema;tre capitoli chiamati :”Into the unknown”,”The psychonaut” e infine “Hades horseman”;i nostri ci regalano una grande dimostrazione di come scrivere un grande brano death metal, con tecnicismi usati al punto giusto; riffing serrati e aperti dove servono nell’uso delle melodie in armonizzazione; controtempi, rallentamenti, e soprattutto senza allentare mai la tensione emotiva del brano, grande! Terzo disco, che è la prova della maturità, e bisogna dire che è una prova superata ampiamente con pieno merito, bravissimi e fatelo vostro. 

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli