Skies + Lenny Zakatek + Gavazzeni Symphony Orchestra - 21/06/2018

Un ambizioso progetto da mettere in scena stasera, un’orchestra, un coro, una band che suona, basi, tutto da dirigere sapientemente e coscientemente al fine di ricreare con il minimo distacco possibile la musica dei Alan Parson Project. Ospite d’eccezione della serata è la voce storica della band che negli anni 70/80/90 ha fatto sognare e cantare generazioni intere: Lenny Zakatek. Il “salotto” dove abbiamo potuto assistere a questo evento è il Lazzaretto di Bergamo, in pieno centro città, un prato a cielo aperto, addobbato di un palco magnifico, con un service fantastico per quanto riguarda il sound calibrato fin eni particolari più minuscoli ed insignificanti, un organizzazione eccellente per quanto riguarda l’offerta ed i servizi. Occhio di riguardo è andato alla birra bionda, corposa , saporita con una gradazione di 4.8% …. Ma non divaghiamo…. Presentiamo innanzi tutto il master mind del progetto, chitarrista cantante produttore (per quando mi riguarda anche ottimo amico) Mr. Massimo Numa. Appassionato della band in questione, da qualche anno sta preparando questo spettacolo per riproporre al meglio la musica di uno dei suoi beniamini musicali e stasera il progetto prenderà vita anche per il pubblico in modo tangibile “in the air”. Vengono ripercorse le varie tappe della band, cercando di riproporre il sound tipico del disco e devo dire: la freccia ha colpito in pieno il centro del bersaglio.

Dopo i primi due brani, viene presentata la leggenda Mr. Zakatek che ha scritto e partecipato in prima persona alla stesura di brani fantastici, che sale sul palco e prende parte al concerto, regalandoci la sua voce che durante gli anni tanto ci fece sognare. Questa è la “data zero”, come viene definita, ma per come è andata l’auspicio è che ce ne siano altre centinaia! Tutto è stato calibrato e dosato alla perfezione (cosa non facile con circa 80 persone sul palco) e anche qui onore al merito! Durante la serata è stato ricordato il defunto Eric Woolfson, co-fondatore dei APP, scomparso nel 2009 ed autore / co/autore di molti brani riproposti. Il repertorio pesca a piene mani da tutta la produzione, in particolare da the turn of a friendly card, un disco dal profumo eccezionale e capace di creare atmosfere uniche.

Lo stesso Lenny che dapprima un po’ timido, prende poi fuoco e torna giovane, riesci a captare che la musica l’ha in quel momento rapito e si è lasciato prendere dal concerto. Ottimi i lavori del coro e divine le orchestrazioni riprodotte al limite dell’originale che hanno creato a volte solo un sottofondo, a volte tema principale dei movimenti un clima particolarissimo. L’agitazione e la tensione per la buona riuscita della serata sono comunque tangibili, cosa più che naturale in una serata come stasera, ma il concerto si svolge con naturalezza, sei quasi accompagnato per mano alla ri-scoperta dei brani. La fine della serata è lasciata ad un altro brano mitico (qui il misticismo con i APP è di casa, non manca di certo) Eye in the sky, dove la gente si alza dalle sedie, balla nel prato, batte le mani, sorride felice… La festa è riuscita Massimo!!!! Ottimo lavoro, tanti sacrifici, tante prove, mille agganci, mille problemi che parevano insormontabili … Tutto risolto per una serata alla quale sono fiero di aver partecipato. La presentazione della band Skyes, del coro, della Orchestra Gavazzeni, della leggenda vivente Lenny Zakatek e i ringraziamenti agli addetti ai lavori, ed ancora lunghi applausi ad un progetto di difficilissima realizzazione che si è concretizzato con toni eccellenti. Alla fine la leggenda esce dal backstage per firmare autografi e fare foto di rito! Un’ottima serata anche in termini di clima, forse il prato, ma per essere in centro città un bel freschino, zanzare nulle, forse anche loro incantate dalla musica !! 

Flavio Facchinetti