NEOCAESAR - 11.11

Xtreem Music
I “Neocaesar” sono una splendida realtà musicale nata in Olanda nel 2013, e sorta fra le ceneri di molti altri gruppi, ma tutti i membri di questa nuova band hanno una cosa in comune, tutti sono stati membri dei ‘Sinister’ dei tempi cosiddetti d’oro. Proponendosi come fautori assoluti di un ‘Death Metal Pure’ vecchio stampo, stordiscono e colpiscono l’ascoltatore con suoni che scalano vette altissime, per gli amanti del potente genere non può che essere aria fresca. Il loro primo vero album è stato pubblicato nel 2017, prima autoprodotto, solo in seguito hanno attratto l’attenzione dell’Extreem Music che ha scelto di seguirli per la distribuzione ufficiale, il disco ‘new’ si intitola “11:11”. I componenti di questo gruppo sono ben quattro degli esponenti più importanti del Dutch Death Metal, troviamo Bart Van Wallenberg alla chitarra, il singer Mike Van Mastrigt, alla batteria Eric De Windt e il basso di Michel Alderliefsten. Nell’album nuovo si respira una grande nostalgia per la potenza dei suoni del passato, ai loro lavori precedenti si legano a meraviglia aspetti nuovi e sperimentali, tutto passa attraverso il cuore, suoni scritti e prodotti d’istinto per circa 40 minuti di una potenza musicale agguerrita e violenta. Si inseriscono nel filone di una produzione moderna, ma con basi evidentemente legate al passato, tutto infuocato e bestiale, non fa mai riposare l’orecchio di chi si accinge a gustarseli. Il mood che attraversa le tracce è oscuro, inquieto e brutale e per chi ne conosce i trascorsi a più tratti troviamo i migliori Sinister anni ’92-’96. Ora passiamo all’analisi accurata del platter: l’intro “Initium Novum” è un classico vero e proprio del genere, serve a porre le basi e a farci capire cosa contiene il disco additato. Il secondo brano se qualcuna avesse ancora da ridire, spazza via ogni dubbio sull’assurda violenza e sul potenziale della band, nel proporre e parlare di Death con maestria, stiamo parlando dell’infernale “From Hell”, appunto. Caposaldo importante, che cercano di sottolineare ed urlare ad ogni nota, è che chi canta, suona e scrive non è alle prime armi. “Victims of Deception” sostenuto per intero dalle infuocate chitarre, pare abbassare momentaneamente i toni, grande lavoro di basso e batteria, senza tralasciare il trasporto della parte vocale, tutto curato nel minimo dettaglio. Episodio degno di nota è “Angelic Carnage”, suono pazzesco, sudore e cuore che cattureranno l’anima di chi ama questo genere. Stessa sorte per la penultima traccia “Sigillorum Satanas”, un regalo interamente strumentale che precede il pezzo di chiusura “Blood of the Nephilim”, il più bello, il più potente, si presenta come un riassunto di ciò che detto sinora: energia, euforia, orgoglio, melodia, riff assurdi e un assolo trascendentale per circa 8 minuti di assoluta grazia. Proposta nuova, musica vecchia, magia e nostalgia si intrecciano in un demoniaco platter. Geweldig werk Dutch Deathster! 

Voto: 8/10 

Angelica Grippa