MADBALL - For the Cause

Nuclear Blast
Ritorno di fuoco per una formazione colonna portante del firmamento hardcore newyorkese. Perché se dici hardcore pensi subito a Agnostic Front, Sick of it all e Madball; senza dubbio alcuno. La band guidata da Freddy Cricien, è tornata con un disco forte, critico come da tradizione e violento. “Smile now pay later” dice tutto; chitarroni, batteria con rullante ossessivo e vocals abrasive, up tempo hc potente e velenoso. Un brano perfetto da buttarsi nel mosh ,ritmiche telluriche, riffing più affilati di un rasoio e le vocals abrasive del buon Cricien con cori da gang urbana; brano perfetto. “Rev up” viene introdotto da un parlato che ci porta ad un treno in corsa, veloce, pesante e diretto; up tempo hardcore vecchia scuola con cori incorporati. Impossibile resistere e non gettarsi nella mischia, perché il brano è veloce, dinamico e distruttivo con riffing pesantissimi e un chorus potentissimo da cantare. “Tempest” di sicuro dato il titolo non è un brano tranquillo; difatti, mid tempo scurissimo, riffing ai confini del thrash, basso più ossessivo che mai e vocalS abrasive. E non è tutto, perché ci sono anche accelerazioni e decelerazioni a rotta di collo con cori incorporati. “Evil ways” vede la speciale partecipazione di un nume tutelare come il rapper Ice T. membro fondatore dei grandi Body Count. Brano veloce, pesantissimo che unisce il dualismo rabbioso dei due con riffing d’acciaio, guerriglia urbana e pugno alzato nel passaggio a mid tempo da headbanging assoluto. “The fog” vede la partecipazione niente meno che di Tim Armstrong dei Rancid; brano che ha al suo interno un tiro punk rock; up tempo tutto da cantare perché il tiro è assassino. La titletrack è un pugno serrato con riffoni quadrati e tanta violenza in questo up tempo urlato e guerrigliero. Un brano che ha un accelerazione hardcore al fulmicotone mixata a tempi medi arrembanti e con una sorpresina nel finale in levare. Un disco stupendo, coerenza monumentale; un album che non ha bisogno di architetture strane o virtuosismi per piacere, la semplicità e l’etica parlano per loro e se non piacerà alle ragazzine abituate alle lagne radiofoniche nostrane un bel chi se ne frega lo mettiamo?, perché l’hardcore prosegue sempre per la sua strada, shut up! 

Voto: 9/10 

Matteo ”Thrasher80”Mapelli