LUKE GASSER - The Judas Tree

Blue Rose
Grande prova quest, all’insegna di un rock’n’roll sporco e grezzone, (grezzo non rendeva abbastanza bene, grezzone anche se è una parola “sbagliata” rende il vero messaggio che si vuole portare avanti) che non teme nessuno e che non vuole dimostrare nulla, ma proprio in questa semplicità e unicità di cose che sta la forza del disco. Qui è tutto stupendo, a cominciare dall’inizio del disco stesso, al suono mezzo crunch della chitarra che non vuole essere per forza cattiva a mille, ma vuole rendere il marcio di chi la suona, e di chi la fa suonare (che sono due cose completamente diverse), qui parliamo del Chitarrista che “la fa suonare”. Continuiamo poi parlando della voce, roca, sporca, ma tanto profonda e sensuale da avere secondo me seguaci fin dalle prime note. Un’atmosfera da Dog’s d’Amour / Tyla mischiati coi DAD più country e selvaggi, dove il rock’n’roll la fa da padrone senza compromessi, senza giudizi e senza pensarci su un attimo. La buona produzione valorizza oltremodo il disco che è succoso come un’arancia in piena stagione. Le atmosfere create si lasciano ascoltare con gusto e completa ammirazione, persino “le ballate” come Seven tons of load hanno un grande fascino e carisma che porta la band in alto. C’è profumo di folk, sapore di blues, pizzico di country, una leggera venatura dark che a tratti “fa pure bene”, un discreta malinconia che da al disco un tocco in più. Rimarrete anche voi senza fiato ad assaporare il pathos di This kid? Io sono rimasto invischiato in pieno ed ora sarà dura “volare via” per ascoltare un altro. 

Voto: 7,5/10

Flavio Facchinetti