CRAWL - Rituals

Trascending Obscurity
Dici Svezia e se indichi la parola metal saltano fuori poche cose ma tutte di sostanza; se passiamo al metal più pesante un’idea ce la si fa sicuramente. Perché lo stato scandinavo è la culla dello swedish death metal, ovvero quel movimento artistico e musicale nato sul finire degli anni 80 ed esploso nei 90 capace di sfidare sullo stesso piano i campioni d’oltreoceano. Anche questi ragazzi provengono da lì e debuttano con questo disco totalmente devoto al death svedese più intransigente. “Reject the cross” fa già capire; stop and go e classiche “saw guitar” di stampo svedese; up tempo devastante e tellurico e growl cavernoso. Il brano è quadrato, diretto e senza fronzoli, il basso distorto coi riffing di chitarra diretti è un treno in corsa conm accelerazioni in tempi sincopati di scuola estrema. “Breathing violence” dice tutto col titolo, qui si respira solo violenza in questo up tempo veloce e assassino. Non ti viene permesso di prendere fiato, ma viene invaso da ritmiche devastanti, riffing segaossa e una sezione ritmica che è semplicemente perfetta nell’assalto calibrato. “Black rituals” sembra rispolverare gli Entombed vecchia scuola con questo up tempo diretto e ferocissimo. All’interno cambi di tempo imperiosi e da spaccaossa con riffing diretti, dissonanti e maligni di tipica scuola svedese; il growl è potente ma in secondo piano rispetto agli strumenti che fanno il grosso del lavoro; brano godurioso anche se l’originalità non è di questa casa. “Sentenced to rot” ti sommerge con una colata d’acciaio estremo con blast beats, tempi veloci e riffing urticanti delle “saw guitar”, non c’è un solo attimo per rifiatare. Un disco devastante anche se non ha nulla di originale, ma ricalca modelli prestabiliti; non è un male essendo la prima prova, ma i ragazzi sanno cosa vogliono e credo che ci daranno belle soddisfazioni. 

Voto: 7/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli