AT THE GATES - To Drink From The Night Itself

Century Media
Pionieri del Gothenburg Death Metal sound. Così sono definiti da sempre. Gli At The Gates possono anche esser passati attraverso parecchi anni di "hyatus", ma il loro trademark ancora oggi non fallisce mai un colpo. Ed ecco il loro sesto album, il secondo dalla riformazione del 2010, dopo l'altrettanto ottimo "At War With Reality" del 2014. Rispetto agli albums storici degli anni '90 forse non c'é molto di nuovo... ma proprio perché i nostri sono stati inattivi per un bel po', la loro energia, la loro fame di distruzione musicale è sempre genuina e ben presente. Ma cos'era questa scena Death Metal di Gothenburg che ha partorito loro per primi... e poi i vari Dark Tranquillity, In Flames, Naglfar eccetera? Semplicemente, la quintessenza dell'equilibrio perfetto nella musica estrema. Potenza, precisione, ottima tecnica, parti melodiche ed atmosferiche perfettamente cesellate nelle composizioni, interpunzioni acustiche più o meno sporadiche. Per un sound estremo ma ricco, perfettamente compatto, mai noioso (purtroppo la scena di Stoccolma con il suo suono "a grattugia" delle chitarre e l'ossessiva ripetitività degli schemi tecnico-compositivi non è quasi mai giunta a tanto), e soprattutto tanto, tanto brutale. E questo è ancora oggi il sound degli At The Gates. L'unica band capace di accarezzare atmosfere gotiche e malinconiche senza mai scadere neppure una volta nel "Funeral Doom Metal" di maniera. Per tutti i patiti del Death Metal, vecchi e nuovi, ma soprattutto per coloro che adorano la "melancholy" di questo particolare Death Metal sound scandinavo, ancora oggi un album come "To Drink From The Night Itself" è attualità pura. E decisamente non vecchiume o "natura morta". Godetevi gli At The Gates ancora oggi quindi, dall'alto dei loro 4/5 di line-up "storica" ancora intatta (soprattutto "Tompa" Lindberg con il suo tipico scream-growl), e l'aggiunta di un ottimo nuovo acquisto, il chitarrista Jonas Stålhammar. Certo, i tempi di "Gardens Of Grief" sono quelli che rimarranno sempre impressi nella storia... 

Voto: 8/10 

Alessio Secondini Morelli