SELF DISGRACE - Partner in Crime

Autoprodotto
I milanesi Self Disgrace sono la classica prova per smitizzare coloro che dicono che le ragazze non sarebbero in grado di fare metal estremo. Poveretti; perché invero, e le prove abbondano, le madamine, se s’incazzano, graffiano e ringhiano come e più di molti maschietti. Come è il caso dei nostri, capitanati dalla veterana Isabella ”Isabrutal” Ronzoni, e dai suoi compagni di avventura, un massiccio attacco a colpi di thrash/death vecchia scuola. L’opener “Sinner’s island” è perfetta per descrivere cosa vogliono mettere i nostri in campo; dopo rumori temporaleschi e effetti animaleschi e furiosi, con orchestrazioni ecco un riffing che più thrash non si può, batteria potente e chitarra minacciosa, Isabrutal sa colpire con furia e il resto non è da meno. Difatti, arriva un blast beats selvaggio con un growling velenoso da parte della singer Dielle che alterna un cantato pulito a uno più aggressivo e letale, il brano è potente e aggressivo. La titletrack profuma di thrash made in Bay Area con un riffing alla Exodus; brano potentissimo, sparato veloce come una palla di cannone e riff scartavetranti. Grande lavoro in sede ritmica, e la singer non è da meno, con un cantato sensuale ma con una goccia di veleno nello scream rabbioso; l’axewoman dal canto suo macina riff su riff come un caterpillar e con un solos da urlo, brano da headbanging puro. “Throw it out” sembra rubato ai migliori Testament, per questa cavalcata, sporcata di death metal rabbioso ,e che fa agitare su e giù la testa; un grande lavoro di riff a incastro ossessivi, con la nostra Dielle che usa sapientemente il registro pulito e quello più aggressivo. Un brano aggressivo, compatto e distruttivo come un panzer con un grande lavoro di chitarra, sentitevi il solo con la doppia cassa tellurica e mi direte. “Forest of fear” rade al suolo il tutto; ,growl squartante della singer, velocità, dinamismo e tanto, tanto thrash/death; la sezione ritmica è potente, cantato pulito e screaming acidissimo e uso sapiente della melodia. Grande cambio di tempo nel mezzo, con un gustoso giro grattato di riff prima del solo di Isabrutal. Che dire se non, prova magistrale e tanto amore per la vecchia scuola sono gli ingredienti che rendono certe formule esplosive e altra tacca nel bazooka dei nostri, girl power! 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli