ROME IN MONOCHROME - Away from Light

Bad Moon Man Music
Primo full per questo gruppo romano che ha guadagnato e sudato le classiche sette camicie per conquistarsi il meritato spazio nell’underground metal capitolino. Già con il precedente ep autoprodotto, i nostri hanno fatto intravedere le loro qualità; questo esordio conferma quanto di buono quella prima uscita aveva saputo far sentire. Il doom umbratile, malinconico come una pioggia autunnale infinita vi si attaccherà all’anima e non solo. L’opener “Ghosts of us” è un brano dall’inizio dissonante con le chitarre di Gianluca Lucarini e Alessio Reggi che arpeggiano ricamando trame melanconiche; marcia lenta e inesorabile, la voce dolente del singer Valerio Granieri è intrisa di tristezza e pathos al punto giusto. Il brano poi inizia a gonfiarsi come una nuvola scura, aumentando di potenza con riffing doom e growl ad opera dello stesso Lucarini, ma conservando la malinconia di fondo. “A solitary kind” viene introdotta da un arpeggio che via via viene elettrificato con batteria percussiva, una marcia più possente rispetto al brano precedente, le trame di chitarra hanno nella melodia venata di drammaticità il loro fulcro. Grande compattezza a livello strumentale e soprattutto ritmico dei nostri, anche qui gli interventi in growl danno profondità al tutto. “Versus atlantis”è un brano acustico ,melanconico, e pieno di pathos ,con un arpeggio chitarristico minimale; il violino dona drammaticità e aumenta il senso di tristezza generale. Il brano è lento, ma il singer colora con un cantato melodico e intriso di tristezza questa canzone. L’ultima traccia “Only the cold” è scura, doom, riffing dissonanti e un basso minaccioso ci apre verso scenari plumbei; batteria lenta, grande prova vocale che affronta il brano con un tono profondo e intinto di amarezza. Il riffing è scurissimo, quasi alla Alice In Chains per il tono sofferto, rivisti in chiave disperata e senza speranza; la melodia è malinconica e la band è brava a comunicare una rabbia sorda intrisa di dolore. Un grande esordio, una band che ha ben chiaro quello che vuole e lo dipinge con colori grigi sul pentagramma, intrisi di lacrime e rabbia, da avere. 

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli