REGARDLESS OF ME - The Covenant

Sleaszy Rider
I milanesi Regardless Of Me, sono una band capace di abbattere i muri dei pregiudizi che spesso accompagnano il nostro genere musicale preferito. Lo fanno immettendo sul mercato un disco concepito in maniera esemplare, dove riescono a rendere la loro personale proposta musicale, un mezzo di liberazione mentale, da cui trarre delle singolari sensazioni intrinseche che portano l’ascoltatore verso un viaggio all’interno della propria coscienza. The Covenant è il titolo scelto dalla band, per questa nuova fatica discografica, che esce per la sempre attenta Sleaszy Rider, label greca che da anni ormai è ai vertici della scena metal internazionale. Il lavoro che sta dietro questo disco è davvero eccellente, poichè viene espresso tutto l’amore che questi ragazzi hanno per la musica in generale. Questo dalla solenne ed epica The Covenant, canzone strumentale di circa tre minuti e venti, che ci immette nel mondo dei Regardless Of Me del 2018. Entrando nel vivo del disco con We Are, possiamo apprezzare fin da subito la potenza e la particolarità del suono di questa band, con un brano di alto livello compositivo e con una stupenda voce femminile coadiuvata da un possente growl, dove tra l'altro ,trovano spazio anche il resto degli strumenti che si possono distinguere e seguire con tutta tranquillità nelle loro evoluzioni, segno di un ottima produzione. Un brano marcatamente oscuro è anche il seguente Losing You, dove spicca per bellezza singolarità e timbrica la voce della cantante. In sostanza ci troviamo davanti ad un lavoro che potrebbe essere definito come dark gothic metal, ma non ci sentiamo comunque di confermare solo questa semplice etichetta, perché i Regardless Of Me vanno oltre le barriere dell’essere etichettati e proiettati in un solo genere definito. All’interno di The Covenant si trovano tante sfumature che bisogna assorbire, vivere e non si può semplicemente rinchiudere dentro uno dei soliti gironi metal. Basta ascoltare perle di canzoni quali: A Different Way, espressiva e a tratti malinconica, oppure Amore Nero, che sembra richiamare sul versante chitarristico i Meshuggah. Tra l’altro le influenze che si possono scovare durante l’ascolto dei brani variano dai Lacuna Coil ai Katatonia, passando per i già citati Meshuggah, tanto per sottolinearne alcune. Il tutto comunque ha un sapore tutto personale e riconducibile sempre alla band stessa, che con questo disco accrescerà il proprio status di ottima band, nella scena internazionale. Lavoro da avere nel modo più assoluto, perché procura delle oscure e meravigliose sensazioni. 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro