DI'AUL - Nobody’s Heaven

Argonauta
La band si forma a Milano nel 2010 e nello stesso anno pubblica un Ep e tre anni dopo il primo full, questo che andiamo ad ascoltare insieme è il terzo disco del 2018, che segue Garden of Esilio del 2015. I cinque brani che si celano sotto la bella copertina dal tono esoterico (in bergamasco “ol diaol” è il diavolo, vale lo stesso o simile per i cuginetti milanesi??) svelano una forte passione per la musica scura, nessuna atmosfera felice e gioiosa è prevista nei solchi dei dischi della band. L’amore per il primo periodo del“Sabba nero” è palese in tutto il disco, in forme diverse, ma la band non si accontenta di una celebrazione, infatti inserisce suoni moderni che rendono il lavoro fresco e perché no: nuovo!! I circa trentacinque minuti passano veloci all’ascolto, e credetemi non avrete nessun dubbio se schiacciare play un’altra volta alla fine del disco. La voce è molto coinvolgente, e la band sa il fatto suo in termini di coinvolgimento dell’ascoltatore. Per quanto mi riguarda, solo ottime parole e giudizio per questo album che speriamo apra nuove porte ad una band che ha parecchio da dire in modo onesto e genuino. Potessi mettere un bollino come per i film in tv metterei Verde: per tutti oltre che megaconsigliato !! Avanti così! 

Voto: 6,5/10

Flavio Facchinetti