VIOLATION WOUND - With Man In Charge

Peaceville
Chris Reifert è letteralmente un pioniere del metal estremo, che fin dal 1985 si mostra attivo e instancabile con i suoi svariati progetti e le sue partecipazioni ad album rimasti nella storia del death metal mondiale. Come il primo e importante Scream Bloody Gore dei mai dimenticati Death, dove il nostro Chris era dietro le pelli, mostrando già ai tempi una personalità nel suonare la batteria che ben presto per lui diventò un vero marchio di fabbrica per i suoi progetti futuri, soprattutto negli Autopsy, altra autorevole macchina da guerra estrema. Da notare tra l’altro che Reifert non è solo un ottimo batterista, ma anche un chitarrista dotato di una certa tecnica, come si può sentire nei Violation Wound, con cui torna alla carica pubblicando il nuovo With Man In Charge, dove lo troviamo anche alla voce. Accompagnato da Joe Orterry al basso e Matt O’Connell alla batteria, il nostro caro Chris mette a segno un bel colpo, dando alle stampe un lavoro che vira sul punk rock più selvaggio e sanguigno, senza tralasciare quel pizzico di death metal che da sempre lo contraddistingue. In poco meno di quaranta minuti sono concentrate venti canzoni, tutte velocissime, brutali e dannatamente accattivanti, con quel sapore prettamente punk che rende il tutto veramente esaltante. Una vera potenza scatenata dall’iniziale Humanity Burning, dove in un minuto e ventuno si concentra tanta violenza sonora tipica del punk con dei chiari richiami anche al grind metal. Da sballo la seconda e catchy Vortex che invece, mantenendo la stessa carica della precedente, vira molto più sul rock aggressivo, con la voce di Reifert che funge da marchio di fabbrica. Generalmente poi tutti i brani seguono la stessa linea delle prime, alternando canzoni che si dividono tra goliardiche sfuriate grind michiate al punk più oltranzista e marcio rock potente e velocissimo. La durata media dei brani è di cinquanta secondi, con dei rari casi, dove si superano i due minuti e in un solo brano i tre, i cui tutta la band scatena sempre e ininterrottamente la furia che hanno dentro. Album assolutamente divertente, orecchiabile e trascinante, consigliato a tutti quelli che vogliono passare più di una mezzoretta a sbattere la testa su e giù, magari accompagnando il tutto con della buona birra. Si aspettano dal vivo con qualche incendiario show, dove bisognerà di sicuro tenere gli occhi aperti per non essere travolti dalla foga del forsennato pogo che verrà scatenato sicuramente. 

Voto: 8,5/10

Sandro Lo Castro