RED MORRIS - Time

Autoprodotto
Finalmente possiamo parlare del nuovo album di Maurizio Parisi, in arte Red Morris, artista bresciano, classe ’66, intitolato semplicemente Time. Questo disco ha il compito di eguagliare almeno il precedente e superlativo Lady Rose, con cui il nostro caro Maurizio Parisi si era presentato in modo davvero eccezionale. Ad affiancare Red Morris in questa nuova fatica discografica troviamo: Alberto Parisi al basso, e figlio di Maurizio, Marco Carli alla batteria, Beppe Premi alle tastiere, Mirco Parisi alla tromba e Marcello Spera alla voce, coadiuvati da Luigi Vicini dedicato alle lyrics. Con questa formazione hanno messo fuori un lavoro strepitoso, dedito a una sorta di prog rock, di alta classe, dove ognuno dei musicisti coinvolti inserisce l’anima e il cuore su ogni singola nota che fuoriesce dai loro strumenti. Iniziando dalla stupenda San Sebastian, primo estratto da Time, che ha il compito di immergere l’ascoltatore nel mondo meraviglioso dei Red Morris. All’inizio ricorda parecchio qualcosa del precedente lavoro, segno che c’è un filo conduttore tra i due lavori.

Brano dalle tinte leggiadre, e suadenti, che riesce a infondere una sensazione di calma e di epicità uniche, con uno strepitoso lavoro di chitarra, che noi reputiamo semplicemente spettacolare, perché il caro Maurizio, in quanto a epicità e pathos rimane un qualcosa di davvero speciale, arrivando dritto al cuore con le sue note. E’ un mondo a se quello in cui si viene proiettati anche con il secondo brano, ovvero la splendida My Father, che mostra un lato prog degno di nota e un groove irresistibile, con la ciliegina sulla torta portata dalla tromba di Mirco al completare il tutto. Continuando si arriva alla robusta e melodica Transilvania, altro esempio irresistibile di alta classe fatta in musica. Difficile spesso trovare parole adatte a descrivere le speciali sensazioni che si scaturiscono dall’ascolto profondo di brani di questa portata. Possiamo solo dire che arrivano direttamente al cuore. Spettacolari anche quando decidono, di essere più ariosi e pimpanti come in New York, irresistibili nel incedere rock blues, con innesti quasi soul, in cui tra l’altro le tastiere vanno a ricordare i migliori Deep Purple con il grande John Lord. Che dire della rocciosa title track, Time , un'altra grande canzone, emozione fatta in musica. Vanno a chiudere questo disco altri tre brani pieni di pathos e con una musicalità unici. Questo disco lo consigliamo praticamente a tutti quelli che amano con il cuore la musica. Uno dei lavori più epici e belli che questo 2018 poteva partorire, un lavoro che rimarrà negli anni a venire. Non fatevelo sfuggire, emozioni che trasudano amore verso la vita e la musica sono assicurate.

Voto: 10/10

Sandro Lo Castro