CARMELO CALTAGIRONE, "Quando compongo voglio soltanto strafare con la tecnica che mi ritrovo"


Sei appena uscito sul mercato discografico con un nuovo album in studio, puoi presentarlo ai nostri lettori?

F#ck#d Alien è un mix contenente dalle prime e rudimentali registrazioni (quando 1 ora di sciogli-dita era all’ ordine del giorno) fino al live più recente (R N R a go go) passando per i brani che ho ritenuto validi nell’ inserimento in questo mix.

Come si è districata la tua formazione da musicista?

La mia formazione da musicista parte a 13 anni, quando folgorato dalle grafiche che utilizzavano ed utilizzano tuttora le big band, ed essendo uno che fuggiva dalle infinite lezioni delle medie disegnando sui banchi, decisi di imbracciare la Suzuki del 70 di mio Padre. Dopo circa tre anni ricevei le prime chiamate per delle garage band, ma poi ognuno prese la propria strada. Dopo una pausa di circa 3 anni decisi di migliorare la mia tecnica che è appunto presente nei miei lavori. 


Come hai scelto il titolo del disco?

Il titolo del disco nasce dal solito lottare con il “faccio questo o faccio quello” che mi crea quel bisogno di solitudine per lottare con ciò che si da per scontato, creando quell’ atmosfera di ambiguità per poi arrivare al concetto di pluriverso e non di universo.

A cosa ti ispiri quando componi?

Quando compongo voglio soltanto strafare con la tecnica che mi ritrovo. Quando compongo i riff mi ispiro al suono più denso che possa uscire dalla mia strumentazione, quando compongo le melodie mi ispiro ai tempi di quando ero lento negli assoli, e negli assoli improvviso. Come se miscelassi lo stile dei R.A.T.M. con quello dei Dream Theater con la grinta dei Lamb of God e dei S.O.A.D.

Quali sono gli elementi della tua musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del tuo nuovo album?

Il potenziale della mia musica in generale e l’ innovazione la sperimentazione non solo sul fronte del genere ma anche sul fronte compositivo per singolo strumento.

Come nasce un tuo pezzo?

I miei brani nascono con un semplice looper o davanti il pc mio pc, essendo solo, e come ho già detto precedentemente detto, la voglia di strafare, essendo pure di mio carattere. 


Quale è il brano di questo nuovo disco al quale ti senti particolarmente legato sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

In primis “The Iron Man” “ ma anche “Dark Funk” mi sta molto a cuore.

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo sound?

In Fattore di sound come suono mi hanno influenzato molto i Metallica, in fattore di esagerazione o del strafare come ho detto prima ci sono i S.O.A.D. i Lamb of God, i Nevermore, Lizzy Borden e molti altri.

Quali sono le tue mosse future? Puoi anticiparci qualcosa?

Nel mio futuro c’ è già un disco composto più di un anno fa, molto più chirurgico e meno minimalista, il suono sarà molto limpido e chiaro,. Tutto molto distante dal solito sound precedente

Come pensi di promuovere il tuo ultimo album, ci sarà un tour con delle date live? 

Credo proprio di si con un tour regionale o nazionale. 

Come giudichi la scena musicale italiana e quali problematiche riscontri come artista?

Sinceramente non sono un Vaschiano sono un Litfibiano e Liga con il tempo mi ha un po' deluso, ma il problema non c’ è perchè seguo i musicisti citati precedentemente.

Internet ti ha danneggiato o ti ha dato una mano come musicista?

Per metà no grazie alla soddisfazione dell interesse che la gente prova per il mio tocco da shredder; l’ altra metà danneggia le mie giornate grazie alla pirateria ma soprattutto e colpa di qualche ultra sessantenne che non capisce il motivo del video o del post in rete gettando critiche ad un musicista con neanche trent’ anni addosso magari giudicando un video senza neanche accorgersi che per esempio è il bianco e nero e stato dato appositamente per correggere l’ambiente e magari dare significato al video. 


Il genere che suoni quanto valorizza il tuo talento di musicista?

Secondo me essendo un progetto partito “cucito addosso” molto, ma si può fare meglio e lo farò come ho accennato prima nel prossimo disco ma si potrebbe fare ancora di più con una band che va oltre il power trio con tanto di voce e magari sinth sempre e soprattutto di genere sperimentale , ma non mi interessa anche perché è già molto impegnativo il mio progetto.

C’è un musicista con il quale vorresti collaborare un giorno?

Di preciso no, ma sarebbe interessante una semplice improvvisazione con qualche mio mito.

Siamo arrivati alla conclusione. Ti va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Per conoscermi ancora di più provate un mio prodotto. “STAY THE NU SHRED”

Maurizio Mazzarella