ROBESPIERRE - Garden Of Hell

High Roller
Niente di nuovo questi Robespierre, ma sto continuando ad ascoltare il promo in continuazione, mi piacciono proprio. Che volete che vi dica, a volte non e’ il suonare bene, la produzione ottima, la voce a genio, ma la sintonia che le canzoni create (più o meno belle) siano sulla stessa linea d’onda di chi le sente. Con me ce l’avete fatta !! Garden of hell è composto da 10 brani oscuri, con un sapore esoterico mica da poco, impregnato da una nebbia malvagia, corcondato da una foschia che ti penetra nelle ossa e che solamente una bella doccia calda ti fa andar via. Il disco prende ispirazione da witchfinder general, black sabbath e da altro doom inglese anni 70/80. Caratteristica la voce, che ha esetensione quasi nulla, a tratti sembra raggiungere la nota voluta “a fatica” e con difficoltà, ma bellissima e caratteristica come timbro. I riffs sono molto semplici, si tende più a cercare l’impatto e una musicalità di fondo piuttosto che stupire con giri incredibili, ma devo sottolineare ancora che la semplicità ha in questo caso l’effetto voluto (anche perché e’ il genere che te lo chiede). Non trovo un vero e proprio “brano preferito” in quanto concepisco il disco nella sua globalità, anzi forse volendo proprio “estrarre” una canzone, quella scelta messa a confronto con altre del genere sarebbe offuscata e non da poco, ma inserita nel contesto dell’album fa unba discreta figura. Non e’ un miracolo, ma lo posso anche urlare ad alta voce: un buon disco per doomsters e rockers. 

Voto: 7/10

Flavio Facchinetti