NIGHTMARER - Cacophony of Terror

Season Of Mist
Primo full per questo supergruppo, potremmo chiamarlo così che annovera membri di Gigan, The ocean e War from harlots mouth. Il trio malefico dei nostri con l’aiuto di un bassista in studio lascia un monumentale esordio fatto di estremismo metal dissonante. Perché la dissonanza, l’inquietudine strumentale applicata al metal estremo è la radice di questo lavoro che a differenza del titolo non è assolutamente cacofonico. L’opener “The descent” fa ben capire il percorso dei nostri; un’intro dissonante, schegge di riffing distorti, batteria lenta, terremotante e inesorabile, uno squarcio diabolico intinto nel metallo più nero e senza compromessi. “Stahlwald” è una blast beats distruttivo death/black con riffing nerissimi e dissonanti, un growl profondo e marcissimo e rallentamenti di marcia; brano inquietante e maligno nella sua sostanza, fatta anche da schegge strumentali folli, per poi colpire ancora con violenza.

“Skinner” inizia con riffing distorti e tempi medi di batteria; un brano che però fa già capire il suo percorso maligno con un basso potente e distorto e riffing neri e dissonanti; c’è anche una cadenza doom lenta, possente e senza pietà con un growl profondissimo che inframezza sfuriate in blast beats, la sezione ritmica è fluida e compatta, e le chitarre sono di spesso acciaio. “Cave digger“ è lenta, basso pesantissimo, growl cavernoso e chitarre in eterna dissonanza; un brano che ti fa precipitare nell’abisso più maligno, maledetto e folle; il terzetto sa come evocare sensazioni inquiete con rumorismi, echi provenienti dall’inferno. “Tidal waves of terror” è introdotto da controtempi dissonanti di marca estrema con sfuriate blast beats, il growl attacca con odio estremo, la sezione ritmica cambia enfasi e ritmi rallentando la marcia o aumentando la dose in sincrono alle melodie dissonanti delle chitarre, black metal venato di death metal nero e maligno della migliore qualità per non fare prigionieri. “Swansong” è il canto del cigno, un attacco diretto con blast beats, basso distorto e dissonante anch’esso come i riffing, death/black della miglior specie; la melodia è folle, anche se presente, distorta nel caos. Un disco che ti travolge, nella follia ragionata della band, perché i nostri sanno evocare atmosfere distorte grazie a grande capacità e passione. 

Voto: 8.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli