La band nasce nel 2008, dopo il primo demo cantato in inglese, i vikinghi decidono di cantare nella propria lingua di origine, per narrare le loro canzoni. I sei guerrieri svedesi dispersi nel deserto motagnoso innevato attraverso 11 tales si raccontano, suonando un viking / class metal, sulla stregua dei maestri del genere, narrando di folk e avventure vichinghe, mitologia e Dei scandinavi. A tratti per atmosfere, cori e slanci delle chitarre sembra di ascoltare una versione “dura” dei Blind guardian, la prima cosa che cattura l’attenzione è la voce che per il genere e’ veramente bella e camaleontica, notevolmente bravo il cantante. Anche la band e’ molto fantasiosa e i brani passano dal death metal al folk, dal viking, dal classic metal alle cantate coi cori, cambiando atmosfera in men che non si dica, con melodie molto orecchiabili e pungenti. L’ottima produzione avvalorizza il tutto, creando un sound pesante, pulito e preciso, senza mai essere plasticato e falso. Ottimo anche l’inserimento di strumenti originali per rendere ancora piu’ “reale” il sound folk che contrasta il sound più pesante e granitico tipico del metal. Buon lavoro da prendere nella sua globalità, che non deludera’ gli appassionati del genere, ma nemmeno quelli che hanno gusti più aperti, dato gli slanci melodici presenti in quasi tutti i brani.
