WITCHERY - I Am Legion

Century Media
Gli svedesi Witchery non potevano certo mancare sul mercato discografico in questo pienissimo 2017. Fanno ritorno sulle scene dopo l’acclamato In His Infernal Majesty’s Service con un altro inferocito album di thrash death metal, come nella loro migliore tradizione. Stavolta troviamo dietro il microfono Angus Norder che va a sostituire un altro vocalist, già conosciuto ai più per essere stato nelle fila dei dark Funeral, in altre parole Emperor Magus Caligula. L’album in questione porta il titolo di I Am Legion, comprende tredici brani che variano non poco al loro interno, dando al lavoro una certa varietà sonora degna del nome che porta la band. Si comincia in modo piuttosto cadenzato con un brano d’apertura Legion che ha il compito di fare da intro alla seguente e ancora cadenzata True North, che in alcuni frangenti risulta anche dal taglio epico. Questi tenebrosi svedesi sembrano essere cambiati rispetto ai lavori pubblicati in precedenza.

Un esempio: Welcome To The Night sembra essere poco sotto tono rispetto alla grinta che di solito tirano fuori. Sembra un brano pronto a fare il botto, a esplodere in un feroce thrash, ma niente, non decolla, fino a qui unico punto debole. Nella successiva Of Blackened Wing, in apertura del brano si ha la stessa identica impressione della precedente canzone, ma fortunatamente dopo il primo minuto qualcosa cambia in meglio, andando ad aumentare d'intensità, ferocia e impatto. Rimane comunque un brano alquanto oscuro, nulla di eccezionale a dir la verità. Qualcosa non torna, questo lavoro non è brutto, ma non rispecchia molto la loro personalità. Qualche canzone che potremmo salvare c’è sicuramente, come nel caso della furiosa Seraphic Terror in cui li ritroviamo in ottima forma. Sembra essere diviso in due, fino alla sesta canzone non viene nulla fuori se non brani mediocri. Dalla settima invece è come se si svegliano da un sonno profondo, andandosi a ricordare di cosa sono capaci. Troviamo dei brani validi sotto tutti i punti di vista: A Faustian Deal, The Alchemist, Ragnarok e l’ultima Apex Ghoul fortunatamente risollevano almeno un po’ il tutto. Non male, ma da loro ci si aspettava molto di più. 

Voto: 5,5/10

Sandro Lo Castro