SECRET RULE - Intervista alla singer Angela Di Vincenzo


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Il 10 Novembre è stato rilasciato worldwide il nostro terzo album “The key to the World” via Pride&Joy Music. L’album contiene 13 tracce e vede come collaborazione esterna alle tastiere Henrik Klingenberg dei Sonata Arctica, che aveva già collaborato sull’album precedente. Inoltre si possono trovare due splendidi duetti, “Imaginary World” con Ailyn ex-cantante dei Sirenia e “Twin Flames” con Henning Basse dei Firewind, Mayan.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

La band nasce da un’idea di Andy e Michele che si conoscono da molti anni e hanno suonato insieme anche in altri progetti. Io e Andy ci siamo conosciuti circa 15 anni fa in un progetto temporaneo e quindi alla fine del 2013 mi contattò per sapere se ero interessata e disponibile per questo nuovo progetto. Ci siamo visti in sala ed è stato subito amore. Dopo una serie di cambi di batterista, Nicola Corrente è ora in pianta stabile dall’ultimo disco. 


Come è nato invece il nome della band?

“Secret Rule” nasce dal concept che è stato scritto appositamente per il nostro primo disco “Transposed Emotions”. Abbiamo immaginato un futuro non troppo lontano dove l’alto potere e le case farmaceutiche controllano la società attraverso un virus che provoca “depressione”. Alcuni immuni (i componenti della band) creano musica con messaggi che possano risvegliare l’umanità (il segreto), mentre un’entità dal futuro (Angela) porta la regola, quello di trasmettere la musica attraverso le frequenze naturali della terra per non essere intercettati e per arrivare alle persone durante la fase REM, quindi al loro subconscio per risvegliarli. 

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Solitamente scrivo io i testi e mi ispiro a ciò che mi circonda. Spesso sono il riflesso della società filtrato dalla mia visione, altre volte parlo di situazioni che vivono altre persone e provo ad immaginare cosa si possa provare, ma alla base di ogni testo, c’è sempre un messaggio che voglio lanciare per far riflettere sulle condizioni dell’uomo e della società.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Tutti e tre i nostri album sono molto contaminati. All’interno si potranno ascoltare influenze symphonic, rock, industrial, elettroniche, ma fondamentalmente c’è molta melodia contrapposta a potenza. 


Come nasce un vostro pezzo?

Un pezzo solitamente nasce o da una mia idea vocale che passo ad Andy e poi lui costruisce l’arrangiamento intorno o viceversa, Andy mi manda qualche riff e io provo a metterci su qualche idea vocale. Dopo si passa il brano alla sezione ritmica ed infine si affina in sala prove tutti insieme. Il testo solitamente è l’ultima cosa che scrivo.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

E’ difficile da dire. Forse “The song of the Universe” è uno dei nostri preferiti e uno dei primi che abbiamo scritto, da quel brano è partito tutto. Ma anche “Are you gone?” ed “Empty World” non sono da meno. Il punto è che in ogni brano c’è una parte di noi, quindi è difficile scegliere, è come chiedere ad un genitore qual è il figlio preferito J

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Ognuno di noi ha un background musicale diverso, dal classic metal anni 80 al pop italiano, cosi come l’opera o la dance anni 70. Poi nel corso degli anni pian piano ci si appassiona ad altri generi o si scoprono nuovo influenze. Tutto quel che ascoltiamo necessariamente ci influenza, ma sarebbe troppo riduttivo limitarlo a qualche band o qualche genere. 


Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?  

Attualmente stiamo promuovendo il nostro album con l’attività live che riteniamo essere la più efficacie per farci apprezzare e conoscere. Dopo alcuni live di apertura a band del calibro dei “Kobra & the Lotus”, “Xandria”, “Blaze Bayley” a Febbraio accompagneremo i Serenity, Visions of Atlantis e Sleeping Romance per una parte di tour Europeo ed a seguire ci saranno altre date in UK, Belgio e Germania.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

No, al momento non è un nostro obiettivo, preferiamo il contatto con il pubblico reale più che virtuale J …a parte gli scherzi, in questo momento non siamo interessati a questo tipo di release, chissà in futuro.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

La risposta è molto complessa, ma per sintetizzare, possiamo dire che in Italia manca la cultura e la curiosità nell’ascolto di nuove proposte. Probabilmente questo è dovuto a un sistema che ormai ci ha assorbito completamente, negandoci la possibilità di scelta. Il mainstream ormai la fa da padrone, e solo i pochi curiosi riescono a seguire nuove proposte musicali, ma questo in tutti i generi. Il metal nel particolare, è sempre stato considerato di nicchia qui in Italia, quindi di certo non ci possiamo aspettare chissà cosa. Quel che preoccupa sono le nuove generazioni che vediamo molto distanti dal nostro genere. Speriamo davvero di ricrederci nei prossimi anni. 


Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Internet ha una potenzialità assoluta, grazie alla rete oggi si riesce ad arrivare ovunque. Per quel che è la nostra esperienza, possiamo solo dire di essere stati agevolati da questo mondo, che come tutte le cose ha dei difetti, ma a conti fatti, per noi l’esperienza è ancora in attivo.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

In toto, visto che suoniamo ciò che vogliamo suonare. Ci sentiamo appagati, soddisfatti ed orgogliosi.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Ognuno di noi potrebbe fare un nome diverso, quindi è una domanda ardua, ma essenzialmente diciamo che tutti quelli con cui abbiamo desiderio di collaborare finora hanno suonato sui nostri dischi, quindi i prossimi li vedrete aggiungersi man mano J

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Certo, innanzi tutto grazie per lo spazio che ci avete dedicato, quindi un grande saluto a tutti i vostri lettori esortandoli a partecipare il più possibili agli eventi live musicali ed a sostenere le band acquistando CD e merch…è una cosa molto importante per chi investe tutto su un progetto musicale. A presto!

Maurizio Mazzarella