DIABLO SWING ORCHESTRA - Pacifisticuffs

Spinefarm
Gli svedesi Diablo swing orchestra sono una scheggia impazzita nel panorama metal. Difatti loro si definiscono avant-garde metal, ma è solo un aspetto dei nostri che piegano le regole musicali al loro volere con tanto ritmo, musicalità, ironia e vérve. Il nuovo lavoro non è da meno della nomea dei nostri; perché è un lavoro che ti prende, ti sconvolge e coinvolge spiazzandoti, un gruppo certamente non monotono ma ricco di fantasia ed emozione oltre a straordinarie doti tecnico/esecutive. L’opener “Knucklehugs(arm yourself with love) colpisce con un brano ricco di calore, soul dato dai fiati, e grande vocalità da parte dei singers; batteria dinamicissima e intervento di un violoncello e, il pezzo si trasforma in un brano con influenze alla Elvis Presley eppure ci sta dentro, pezzo sbalorditivo. “The age of vulture culture” inizia con dei violini struggenti ma poi prende la piega di un brano dalle influenze care al grande Goran Bregovic, ma riviste e corrette dai nostri con potenza, uso dei fiati e delle chitarre grandioso, ma i fiati fanno da padrone e i singers sono perfetti, grande prova vocale, e anche il metal viene immesso in parti dure di batteria ma è un ingrediente che sta a pennello nella ricetta impazzita della band.

Con “Superhero Jagganath” si cambia ancora registro, altro giro, altra corsa signori, un pezzo trascinante dove ci sono parti più leggere, altre più appesantite ma tra virgolette, tanta ironia, interventi che sembrano presi dalla musica sinfonica per l’epica dei cori, e la band marcia diretta e potente; cosa dire di questi pazzi che inseriscono mood caraibici? no, non sono pazzo, vorrei esserlo ,ma la colpa, anzi ,il merito è loro, denotano una apertura musicale ampia e soprattutto uno sberleffo sapiente ai musoni. “Lady clandestine chainbreaker” è già grande fin dal titolo, ritmi da musical di Broadway per poi il brano deviare verso il pop nel chorus, ma si riprende coi fiati a dare man forte, sezione ritmica incredibile, ma qui sono incredibili tutti; la singer Kristin Evergard è favolosa; poi signori si va col tango e non scherzo, ritmi tangueri argentini ci sono davvero, eppure il brano funziona alla perfezione! Signori qui abbiamo la bellezza di un disco fantastico, semplicemente fantastico per il dinamismo, il coinvolgimento, la tecnica e soprattutto la follia musicale e lirica di questo gruppo che è la sublimazione dello zappianismo , idoli.  

Voto: 9.5/10  

Matteo ”Thrasher80”Mapelli