ELECTRIC WIZARD - Wizard Bloody Wizard

Spinefarm
Tutti conoscono la storia degli E.W.: nati nei primi anni 90, il nome della band e’ nato da due canzoni dei Black Sabbath che e’ la band di riferimento oserei dire “totale” del combo inglese, fin da subito notati da Lee. Ma come Christofer? Dorian!! La recensione e’ finita qui: Black sabbath band ispiratrice del progetto e Lee Dorian che per soli tre lustri li tiene sotto contratto… avete gia’ capito tutto vero? Continuiamo per Voi che ancora non avete capito: la stupenda copertina ritrae il busto di una ragazza nuda (avranno mica fatto un Sabba??) sulla pancina della malcapitata che io avrei riempito solo che di innocenti bacini e null’altro piu’, i ragazzacci hanno invece scritto una frase Wizard Bloody Wizard. La memoria ci riporta immediatamente alla storpiatura del titolo di un album uscito nel 1973… ora chi aveva scritto l’album mi sfugge…

E non ci crederete, ma la bella pancina della ragazza e’ sporca di sangue magari di gallina sacrificata… Nooooo. Allora per il rimanente di Voi rimasti che ancora non avete compreso con chi abbiamo a che fare continuo : ecco tornata una delle band profete del doom/sludge/stoner. La loro devozione al genere e’ totale ed immensa, tanto da essere annoverati tra le band principi del movimento. Ritornano con un album che vi colpira’ ad ogni ascolto sempre piu’ in profondità. La stupenda voce impeccabile e’ come sempre perfetta con la musicalita’ tetra, i riff sembrano riemergere dalle tenebre, i groove sono come al solito pesanti e cupi, gli assoli di chitarra psichedelici ci offrono viaggi inaspettati, … E che volete di piu’? sostenete a gran voce i principi dell’oscurità con questo ottimo lavoro che soddisfera’ sia i doomster piu’ accaniti che i metallari di vecchia gloria, Non chiedetemi altro, io sto preparando il brodo con la gallina che e’ stata sacrificata … Black in Black. 

Voto: 7/10

Flavio Facchinetti