ANTISECT - The Rising Of The Lights

Rise Above
I britannici Antisect, fautori fin dai primi anni Ottanta di un hardcore punk molto calato nell'antagonismo antisistema tipico di questa scena, tornano con un nuovo disco intitolato The Rising Of The Lights dopo un periodo piu' o meno lungo di scioglimento. Il cantante/chitarrista Pete Lyons e' l'unico membro fondatore rimasto ed e' accompagnato da John Bryson al basso e da Joe Burnwood alla batteria. Il loro approccio e' sempre stato vicino a sonorita' metal, e il suono e' massiccio, aggressivo e sferzante. Il primo brano Spirit-Level e' un attacco frontale, tempi veloci con rallentamenti molto efficaci. Piu' monocorde risulta essere The Last Ones Standing. Weapons Of Mass Distractions' e'invece un brano oscuro, sinistro, che parte in sordina per poi sfociare in un condensato di violenza sonora. Alcolyte si lega direttamente alla parte piu' movimentata del brano precedente, e mostra un approccio vocale piu' marcatamente punk. Ed e' proprio ascoltando un brano come questo che si puo' capire come l'attitudine punk e' esistita nel rock duro fin da molto prima che la stessa parola "punk" sia diventata di uso comune. Infatti in certi momenti si sentono forti richiami a certe cose dei gloriosi Hawkwind, il gruppo hard/ space rock da cui sarebbero poi di fatto scaturiti i Motorhead. Cadenzato e implacabile e' il riff di Welcome To The New Dark Age, che nella parte finale sbocca nel successivo Rise The Lights, pregno di sonorita' oscure, angoscianti e rarefatte. Black si abbatte sull'ascoltatore come un maglio mentre Something To Hate prosegue su coordinate simili di violenza sonora ma su ritmi piu' accelerati. Si arriva alla finale Scared To Death che inizia un po' in tono dimesso per poi esplodere nella consueta aggressivita' frontale che e' alla base di tutto il disco. Gli Antisect sono tornati per colpire, disturbare e corrodere. E' questo lo spirito del loro anarcho-punk da oltre trent'anni. 

Voto: 8/10 

Silvio Ricci