VULCAN FORGE - Intervista alla Band


Tra le miriadi di cover band che spopolano nel panorama musicale tarantino, un gruppo brilla di luce propria: i Vulcan Forge. Conosciamoli meglio in questa intervista.

Ciao ragazzi.

(Band) “Ciao a tutti e grazie di averci dato questo spazio”

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

(Davide Pinto) “Ci stiamo preparando per le registrazioni. Al momento stiamo lavorando su altri brani che andranno a completare la nostra prima fatica discografica e dei risultati ottenuti siamo davvero orgogliosi”
                             
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

(Giuseppe Ferrieri) “La band è nata nell’ormai lontano 2006/2007 da una mia idea di proporre esclusivamente musica inedita di stampo hard & heavy. La prima line-up durò circa 7 mesi a causa di dissidi tra me e il batteriista e questo portò ad un periodo di inattività che si concluse a metà 2008, quando iniziò a prendere forma la seconda formazione che si stabilizzò definitivamente nel periodo ottobre/novembre 2009. L’organico era composto da me e Alessandro Giordano alle chitarre ritmiche e soliste, Giuseppe Bianco al basso (il quale era presente anche prima formazione), Nicola La Penna alla batteria e Graziano Serra alla voce. Fino agli inizi del 2011, suonammo in contest, festival e svariati locali di Taranto e provincia. Tuttavia, dissidi tra me e Giordano, e soprattutto l’abbandono del bassista, portarono all'ennesimo scioglimento, il quale divenne definitivo dopo due spettacoli tenutisi al Gabba Gabba rock club a Lama e alle Officine tarantine a Taranto. Nell'agosto 2017, dopo un silenzio durato quasi 5 anni, ho deciso di riprovarci mettendo in piedi la terza line-up con me e Davide Pinto alle chitarre ritmiche e soliste, Giovanni Castellano al basso e Gaetano Calasso alla voce, e con una nuova direzione musicale: il power metal. Ci siamo affiatati molto e sono fiducioso che questa volta il progetto si concretizzerà definitivamente.”

Come è nato invece il nome della band?

(Giuseppe Ferrieri) “La mia risposta avrà un che di assurdo ma è andata proprio così. Ero e sono ancora un grande appassionato di un film del 1997 intitolato Vulcano - Los Angeles 1997 interpretato da uno dei più grandi attori della vecchia guardia: Tommy Lee Jones. Parla di un vulcano sorto proprio al centro della città di Los Angeles. Il vulcano è la massima espressione di distruzione ma, soprattutto, di potenza. La band è potente ed è su questa idea che ho deciso di darle questo nome (che letteralmente significa fornace del vulcano).”

Ci sono tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

(Gaetano Calasso) “Gli argomenti trattati nei testi vertono sulla politica e su importanti problematiche sociali. L’obiettivo è quello di risvegliare le coscienze e denunciare le menzogne del sistema celate sotto falsa forma di verità.”

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

(Davide Pinto) “La nostra musica è puntata principalmente su ciò che era effettivamente il primo power metal ma con qualche affinità progressiva che permette l’originalità del nostro sound.”

(Giovanni Castellano) “La peculiarità che rende unico il nostro genere è la contrapposizione tra la musica e le tematiche dei testi che sono in larga misura tipiche del thrash metal.”

Come nasce un vostro pezzo? 

(Giovanni Castellano) “La nascita dei brani avviene innanzitutto dalla creazione di un riff principale che può essere di chitarra o di basso. In un secondo momento vengono decise le tematiche da affrontare nelle liriche del testo e dopo subentra la fase dell’arrangiamento fino al completamento del pezzo.”

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sai da un punto di vista tecnico che emozionale?

(Giuseppe Ferrieri) “Il brano cui ci sentiamo più legati è sicuramente No new world order. E’ stato il nostro primo brano che ha creato il giusto feeling tra tutti noi e, al contempo, ha saldato la compattezza della band. Da un punto di vista tecnico ha permesso ad ognuno di noi di mostrare lo studio e l’esperienza musicale accumulati negli anni.”

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

(Giovanni Castellano) “L’influenza sia tecnica che emotiva mi è stata fortemente trasmessa dalla band symphonic prog metal svedese Epica e un pochino dagli Iron Maiden.”

(Davide Pinto) “Le mie influenze musicali sono prevalentemente quelle del progressive metal, basandomi su band quali Nevermore, Dream Theater, Periphery, Firewind e simili.”

(Gaetano Calasso) “Le mie influenze sono l’hard & heavy, principalmente i Judas Priest. Poi l’hard rock con band quali Deep Purple, Led Zeppelin, Kiss, AC/DC e Whitesnake.”

(Giuseppe Ferrieri) “Le mie influenze vanno dall’hard rock al metal, quindi gruppi quali Led Zeppelin, AC/DC, Black Sabbath, Poison, Motorhead, Twisted Sister, Motley crue, Metallica, Deep Purple, Guns n Roses, Iron Maiden, Firewind, Iced Earth, Stratovarius, Helloween, Angra, Megadeth, Slayer, Pantera e la lista e ancora lunga.”

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

(Gaetano Calasso) “Stiamo programmando l’uscita della demo/EP e l’anno prossimo anche del nostro album d’esordio che sarà promosso con molti concerti live.”

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

(Gaetano Calasso) “Si, certamente. Magari anche di entrambi.”

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

(Davide Pinto) “Purtroppo l’attuale scena musicale italiana è molto problematica. Il nostro genere non viene facilmente accettato dagli italiani stessi a causa di tutti questi talent show che illudono molti colleghi musicisti e artisti e li portano ad aggirare la classica gavetta che, rispetto a questi programmi, serve molto di più per accumulare la dovuta esperienza e produrre un lavoro davvero di successo.”

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

(Giovanni Castellano) “Penso che internet, ora, ci stia dando una grande mano in quanto, diversamente dai primi anni della nascita del metal dove vigeva il passaparola, la diffusione di nuovi gruppi avviene in modo molto più rapido.”

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

(Band) “Tantissimo”

(Giuseppe Ferrieri) “Tanto, veramente tanto. E’ un genere dove possiamo dare sfogo alla nostra più fervida fantasia e, allo stesso tempo, mettere in pratica tutto il lato tecnico dello studio dei nostri strumenti.”

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

(Davide Pinto) “Jeff Loomis”
(Gaetano Calasso) “Rob Halford”
(Giovanni Castellano) “Simone Simons”
(Giuseppe Ferrieri) “ In realtà io con due musicisti mi piacerebbe collaborare un giorno: Jimmy Page e Slash.”

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

(Band) “Vi ringraziamo innanzitutto per averci dato questa opportunità. Un messaggio che vogliamo lasciare ai nostri lettori è quello di credere in se stessi e di combattere e lavorare sodo per realizzare i propri sogni, come stiamo facendo noi adesso! Vi invitiamo, inoltre, a seguirci sulla nostra pagina facebook, www.facebook.com/vulcanforgeband, che sarà costantemente aggiornata sulla nostra attività live e studio, e a breve sarà online il sito web ufficiale della band. STAY TUNED! STAY METAL! \m/.”

Alessio Petralla