NE OBLIVISCARIS - Urn

Season Of Mist
Questa particolare band arriva direttamente da Melbourne, Australia. La loro particolare proposta è ormai attiva dal 2003. Hanno saputo ritagliarsi uno spazio abbastanza consistente all’interno della scena metal anche fuori dai loro confini nazionali. Il gruppo riesce a fondere la dolcezza e l’eleganza del violino con un brutale e tecnico death metal di stampo europeo, sapendo dosare in modo eccezionale clean vocals e growl. Si presentano con il loro nuovo lavoro dal titolo Urn. Disco che vede sei brani e una durata di quasi un'ora. L’inizio del lavoro è affidato ai dieci minuti di Libera (Part I) Saturnine Spheres, brano intenso, forte, che fa notare da subito tutta l’eleganza e potenza che i nostri mettono nella miscela poco prima descritta. I musicisti sono tutti dei maestri sul proprio strumento, sanno perfettamente che note tirare fuori da essi. Il secondo brano, il più breve di durata, è quasi interamente dedicato a una linea dolce e soave di violino, con un tappeto acustico che rende particolarmente atmosferici i due minuti e mezzo del brano.

Con Intra Venus si ritorna a un death metal altamente tecnico, sempre coadiuvato dal violino che è usato non come sottofondo, ma insieme a tutti gli strumenti principali. Grandi parti solistiche di basso affiancano il brano, qui davvero superlative, non rilegando lo strumento al solo scopo ritmico. Una band che comunque viene in mente ascoltando questi australiani, sono sicuramente Dark Lunacy, in cui vediamo qualche punto in comune per come sono strutturati i brani e l’utilizzo del growl. Andando avanti con l’ascolto si avverte anche una certa malinconia di fondo, il che rende ancora più oscura la proposta musicale. C’è un motivo per il quale i Ne Obliviscaris sono andati in tour con band tutte diverse tra loro come generi, basti pensare a Suffocation, Enslaved, Soilwork oppure Cradle Of Filth e Sirenia, ed è quello che sono convincenti su più fronti, riuscendo a farsi accettare da svariati e diversi tipi di ascolatori, da quello che cerca forti e brutali emozioni, a colui che è alla ricerca della pulizia sonora e tecnica sopraffina. Sicuramente la band è da tenere sotto stretta sorveglianza, autrice di un ottimo disco che non mancherà di far crescere in maniera esponenziale i già tanti fan che hanno. 

Voto: 7,5/10

Sandro Lo Castro