CORONATUS - Secrets Of Nature

Massacre
Nati nel 2007, i tedeschi Coronauts si rivelano una band abbastanza prolifica, giungendo nell’arco di dieci anni, al loro ottavo lavoro in studio, con media di quasi un album l'anno. Evidentemente non soffrono di certo di quel fantomatico calo d'ispirazione che spesso colpisce gli artisti, in tutti i campi tra l’altro. Questo nuovo lavoro dal titolo Secrets Of Nature, si presenta sotto tutti i punti di vita un buon album di symphonic gothic metal, tanto per dare un’indicazione e un'etichetta sul genere proposto da questi ottimi musicisti. Nove i brani in questione, che vedono i Coronauts cimentarsi per la prima volta con un concept album basato sulla Natura, misticismo e su tutto quello che ne consegue. Partendo dall’iniziale Howling Wind, si può apprezzare fin dai primi istanti, la bravura della band, poichè hanno confezionato una traccia godibilissima e dal tono quasi soave, anche se ci sono delle chitarre rocciose a sostegno del tutto. La voce da soprano sovrasta poi tutto il resto, inserendosi con forza ai vertici dell’attenzione.

Durante l’ascolto delle successive songs, tipo: Mountain Sky, Die See, si può sentire l’uso di due voci da soprano, Carmen R. Lorch e Gaby Kos, due certezze assolute. Mentre la voce rock proviene da Mareike Makosch, altra grande vocalist di razza. Quello che rende vario questo disco è anche l’inserimento di parti folk all’interno di un già ricco e sontuoso tappeto sonoro, il che li differenzia non poco dal resto delle classiche gothic band. Volutamente hanno deciso di mantenere una certa vicinanza alla loro lingua madre, il tedesco, con due canzoni: la già citata Die See e Tränen Des Himmels. Ovviamente le influenze che si avvertono sono varie, dai Nightwish, Within Temptation, Haggard, i primi che vengono in mente, anche se come detto prima riescono ad essere parecchio personali, nel loro modo di suonare. Una menzione a parte va sicuramente al rifacimento di una tradizionale canzone medievale svedese, Herr Mannelig, in cui la band fa esplodere il proprio amore verso quei tempi antichi. Un lavoro ricco e pieno di sentimento, che piacerà a molte persone. 

Voto: 7/10

Sandro Lo Castro