WOLFSHEAD - Laden

Rockshots
In gran spolvero questa formazione finnica di recente formazione ci propone il loro album d'esordio, i cui riferimenti all'heavy classico sono belli pesanti. Così come una forte propensione all'elemento Dark-Doom, quello di derivazione psichedelica, classici Sabbath e Pentagram tanto per capirci. E certo anche l'iconografia del genere viene sviscerata, in quanto a riferimenti all'horror (titoli di songs molto cinematografici come "Vukodlak" e "Children Shouldn't Play With Dead Things" sono inequivocabili), ad occultismo e letteratura lovecraftiana. Ci troviamo difronte anche ad una splendida cover molto orrorifica, raffigurante probabilmente un particolare di un'opera di Goya (lo stile è quello, ma non ne sono sicuro in quanto non conosco il quadro in questione), uno dei pittori gettonatissimi nel settore del Doom Metal et similia. Ma cosa dire della sostanza? Beh innanzitutto che le bands storiche di cui sopra hanno un nuovo manipolo di fedeli discepoli. Questo è poco ma sicuro.

La potenza e la scarna visceralità del metal senza fronzoli di derivazione oscura e malefica è presente in buona quantità su questo dischetto d'esordio. Tuttavia... c'é qualcosa che mi rosicchia come un tarlo lungo tutto l'ascolto di questo "Laden". E pian piano si svela l'arcano. Non vorrei essere puntiglioso, ma le loro canzoni non si distinguono molto l'una dall'altra. E' di certo una cosa buona che abbiano un po' un'attitudine "jamming" molto settantiana, ma molte volte il risultato è che qua e là manca un quid vincente, un killer-riff, un refrain, qualunque cosa, che distingua particolarmente un brano particolarmente vincente da una manciata di canzoni nate da delle jams. Senza questo, non si può certo pretendere di realizzare il disco più ispirato del momento. E' un difetto non da poco che caratterizza un bel po' di gruppi che si rifanno al Doom classico, genere nel quale, diciamocelo, non c'é rimasto molto da inventare/innovare, come vari gruppi che hanno (o dicono di avere) i seventies nel cuore. Consiglierei di lavorare più alle composizioni. Le jams vanno bene per iniziare, ma sono sicuro che sapete fare anche altro. 

Voto: 5/10 

Alessio Secondini Morelli