PIMEA METSA - No Blood: No Glory

Wormholedeath
Chi ha detto che il viking metal proviene solo dalle fredde lande del nord europa? Sicuramente molte persone adesso si accorgeranno che anche la calda Spagna può competere ad armi pari se non superiori con tutte le altre blasonate viking band, tramite i Pimeӓ Metsӓ, una band che arriva direttamente da Madrid. E tra l’altro non sono neanche degli esordienti, dato che si sono formati nel 2006 ed hanno all’attivo già diverse release. In questo ricco, discograficamente parlando, 2017 questa band spagnola esce con un grande album dal titolo significativo: No Blood, No Glory. Fin dalla copertina, ad opera dell’artista Angel Flores, raffigurante una battaglia come da tradizione vuole il genere, possiamo percepire già cosa troveremo all’interno del disco. Viking metal all’ennesima potenza, fiero e battagliero come non mai.

Brani trascinanti, basati molto sul suono duro delle chitarre che in ogni singola nota vanno a creare un muro sonoro impressionante, dotato anche di quelle frecciate thrash metal che non fanno certo rimanere impalati chi si mette all’ascolto. Mischiano anche il folk metal nelle composizioni, oltre a un chiaro richiamo alla scena heavy spagnola un po’ su tutto il lavoro. Dopo l’iniziale intro si entra subito nel loro mondo fatto di spade, battaglie e sangue, che qui ne scorre a fiumi. Le influenze innegabili con il genere nordico e relative band non si mettono certo in discussione, dove trovano la loro maggior fonte da cui pescare a piene mani. Ma la cosa che rende questo album davvero incredibile è l’unione che riescono a creare tra le fredde terre scandinave e le calde note date dalla splendida terra spagnola. Non vi è un brano in particolare da segnalare, ma sono tutti da assimilare e ascoltare d’un soffio. Dieci composizioni compresa intro che non mancheranno di entusiasmare chi si nutre di folk, viking, heavy e chi più ne ha più ne metta. Impossibile stabilire quali tra Viking’s Creed, Thunder God oppure Einherjer e tutto il resto siano migliori, il disco è semplicemente da urlo. 

Voto: 10/10

Sandro Lo Castro