MOTHER NATURE - Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

“Double Deal” è la voglia di ricominciare a suonare la musica dei mothers, dopo anni di “silenzio” avevamo nel (famoso) cassetto tante idee, riff, melodie che non potevano rimanere li... abbiamo iniziato ad arrangiare 5 / 6 pezzi e dopo averli registrati c’è stata la proposta della nostra attuale etichetta discografica (la Andromeda Relix) che ci ha ri-portati in studio a completare il lavoro 


Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

I mothers nascono come tante band dalla voglia di quattro ragazzini di suonare e divertirsi insieme, nella tipica cantina... era il 1993 ed oggi, dopo 24 anni siamo sempre i “soliti” quattro, sempre amici ed un po meno ragazzini 

Come è nato invece il nome della band?

Ovviamente dalla canzone dei beatles “Mother Nature’ son” e devo dire che è stato il primo nome che è stato proposto... Anzi in realtà ricordo (parla Wlady, il cantante) che non avevamo ancora un nome e, presentando la “scaletta” della prima serata scrissi il nome della band (che ancora nessuno conosceva) in cima al foglio... fortunatamente piacque a tutti!

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

I testi variano, possono essere esperienze personali o ispirati alla quotidianità della vita che viviamo... le tematiche tipiche del RnR però ci sono tutte (ma proprio tutte) 


Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Facciamo un tipo di musica in cui non è facile “creare” qualcosa di nuovo e siamo consapevoli di questo... ma è quello che (spero) sappiamo fare, sicuramente ad un approccio più viscerale e rock dei riff e delle ritmiche, c’è il contraltare della melodicità delle vocals, piene di cori e doppie voci... l’ unione tra questi due elementi è un po il nostro marchio di fabbrica...

Come nasce un vostro pezzo?

Quando abbiamo iniziato a scrivere insieme vivevamo tutti nella stessa città (Taranto), quindi era semplice sedersi gomito a gomito, far partire un riff, creare una melodia e lavorarci in sala... oggi è piu “complicato”, il sistema è lo stesso solo che i chilometri che ci separano sono tanti, siamo però fortunati perchè i nuovi metodi di comunicazione ci vengono incontro... naturalmente vale ancora l’ ultima parte della scrittura, cioè quello di vederci da qualche parte nella penisola e lavorare insieme sugli arrangiamenti 


Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Penso che l’ opener di DD, cioè Spit my soul, abbia l’ equilibrio perfetto tra i muscoli hard anni 70 e cori e doppie voci, quindi nessun dubbio a riguardo (Ma anche Pearl... e Haze... e...)

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Ti facciamo una bella lista! Led zeppelin, Beatles, Extreme, Queen, Mr Big, Free, Enuff z nuff, Whitesnake, Harem Scarem. Basta? 

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live? 

Stiamo organizzando delle date su Roma e Bologna, quest’estate abbiamo presentato il cd facendo una bellissima serata ma parecchie persone non sono riuscite ad entrare e ci stanno chiedendo insistentemente un nuovo live in zona, cosi a dicembre abbiamo già fissato una data a Taranto, in un locale storico della provincia in cui si sono esibiti già Steve Vai, Paul Gilbert e tantissime altre band affermate... 


E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Un album dal vivo? Magari!In realtà siamo pianificando un videoclip, il work in progress è già avanzato e a breve inizieranno le riprese

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Le problematiche sono associate al tipo di musica che suoniamo, l’ hard blues non è proprio un genere “italiano” e non si sente certo spesso per radio o in tv, a questo aggiungi il fatto che non ci sono tantissimi locali in grado di ospitare un repertorio di inediti (e di questo genere), ma noi lottiamo e lotteremo ancora per molto. La scena italiana è piena di band che fanno ottimo hard (rimaniamo nel nostro genere sennò il discorso sarebbe tropo lungo e complicato), ma come noi anche loro hanno problemi a farsi ascoltare... ma che vuoi farci?Questo abbiamo deciso di suonare e dobbiamo portare avanti la nostra musica col solito entusiasmo e determinazione.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Direi che ci ha dato decisamente una mano... come al solito è un arma a doppio taglio e la sovraesposizione di band potrebbe danneggiare determinate situazioni, ma in linea di massima ora è molto più semplice raggiungere le persone che già ti conoscono ma che magari avevano perso le tue tracce o guadagnare nuovi fan nel giro di pochi minuti... 


Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

We are a team!I Mothers funzionano come una vera e propria squadra... non suoniamo per dare sfoggio di tecnica o preparazione, ma per donare emozioni (come disse Jimmy Page!), detto questo sul nostro disco ci sono degli assoli mozzafiato niente male 

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Difficile rispondere, ce ne sarebbero cosi tanti... alcuni non ci sono più, gli altri tutti irraggiungibili... Personalmente mi catapulterei nel passato e collaborerei con un Brian May del 1974

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Vi salutiamo dicendovi dove poter acquistare “Double Deal”: sul sito andromedarelix.com, su quello di gtmusic.it o su Itunes. Se volete dare un ascolto siamo anche su Deezer, Spotify e su tutti gli store digitali, oltre che sul nostro sito mothernatureband.net Ciao a tutti e grazie! The Mothers!

Maurizio Mazzarella