SERIOUS BLACK - Magic

AFM
Serious Black è il nome dell'ennesimo super-gruppo progressive-power metal. I musicisti presenti (e passati) nel progetto vantano militanze (presenti e passate) in parecchie bands note nel panorama power-progressive-melodic-epic metal internazionale (Firewind, Rhapsody, Tad Morose, Edenbridge, Visions of Atlantis, Blind Guardian). Vi basti sapere, inoltre, che sono stati tenuti a battesimo dall'Ex-Helloween Roland Grapow, prima che quest'ultimo decidesse di concentrarsi sui suoi Masterplan. Motore della band è il singer svedese Urban Breed, (con all'attivo anche un album con i Project Arcadia), che si presenta nelle foto promozionali con un look da prestigiatore con cilindrone appariscente, tra Mandrake e Willy Wonka. Attivi discograficamente dal 2014, questo "Magic" è il terzo album dei Serious Black, e come loro stessi lo definiscono, è "il loro primo tentativo di concept-album". Andiamo a vedere con calma di cosa si tratta. La musica: 56 minuti racchiusi in 14 brani di power metal melodico-progressivo, contenente tutto lo spettro degli stilemi triti e ritriti del genere, dall'intro simil-sinfonica "With A Tip Of The Hat" fino al rapsodico madrigalone finale "Just One Song". Ottima produzione, più che ottima la preparazione dei musicisti, composizioni discretamente complesse, nessuna però che appaia superiore alle altre. Andiamo allora a sfogliare la storia contenuta, sviscerata canzone per canzone: trattasi dell'avventura di un fantomatico personaggio chiamato "Mr. Nightmist", che dopo aver assistito nel suo paese natale con costernazione e rabbia al rogo di una bellissima quanto scomoda strega, deciso un po' per opportunismo dalle autorità, viene assoldato per sconfiggere la maledizione che la stessa scatena sul villaggio in punto di morte, usando magia contro magia. Il nostro sarà condotto verso la fine della storia ad un bivio, difronte al quale dovrà scegliere tra il bene (l'annullamento della maledizione) ed il male (perseguire l'amore della strega la cui anima, tutt'altro che morta, lo ha sedotto). Ora che abbiamo messo nero su bianco di cosa si tratta, andiamo a parlare della sostanza. Come detto, nonostante questo disco sia un prodotto confezionato in maniera pregevole, non lascia di certo gridare al miracolo.

C'é da riflettere, inoltre, che se è vero che la produzione degli album power metal si attesta ormai sempre su ottimi standard produttivi, dischi come questo più ne escono e più inflazionano il settore, come avviene ormai da parecchi anni. Il power metal è privo di sostanziali innovazioni da qualche decennio a questa parte, e rischia di chiudersi in se stesso e non uscir più fuori dall'auto-referenza in cui piano piano si sta relegando. D'altronde, il giudizio finale non può essere del tutto negativo. L'esperienza dei musicisti si sente, l'enfasi nel narrare anche, e se da una parte persiste il pericolo "saturazione del mercato" pocanzi detto, dall'altra qualche manipolo di bravi musicisti che hanno tanta voglia di continuare a suonare e raccontare storie epiche su un disco power metal fanno sempre piacere, se questo significa perpetuare il linguaggio del power metal indirizzandolo a tutti gli appassionati. Consiglio quindi almeno un ascolto di "Magic" agli appassionati del genere, sostenendo che si tratta di una delle principali novità discografiche dell'anno nel settore, lasciandoli decidere liberamente se si tratta del disco power metal del 2017 oppure.. no. Affibbiamo poi un 7 su 10 per la presenza di un concept... e in contrordine chiedo però di badare anche alle bands più recenti e meno conosciute, tra le quali esistono comunque molte belle promesse (ad esempio i francesi Galderia, ed i nostrani Echotime e LionSoul). Per chi ama il collezionismo, segnalo che l'album è disponibile, oltre alla versione base CD in "Jewel Case", anche in formato Digipack 2CD con un bonus disc registrato dal vivo ("Live In Atlanta"), in un'edizione limitata in Box Set chiamata "Witch Board Version" contenente lo stesso bonus disk live ed un terzo CD "Unplugged", ed infine su vinile (colore nero o bianco). Proprio non si vogliono far mancare nulla eh... 

Voto: 7/10 

Alessio Secondini Morelli