PRONG - Zero Days

Steamhammer
Una formazione che non conosce crisi compositiva, quella capitanata da Tommy Victor, con ben 4 album negli ultimi 5 anni. Una continuità creativa che dimostra come sia possibile coniugare quantità e qualità, senza risultare quasi mai banali e realizzando brani che riescono a catturare da subito l'interesse dell'ascoltatore, passando da momenti tipicamente "in ya face" a soluzioni più ragionate, dove melodie che rimangono facilmente nelle orecchie e nella mente assumono il ruolo di protagoniste, in un tessuto sonoro che mantiene comunque un'impronta sempre decisamente metal. Si parte immediatamente in quarta, con l'opener "However It May End" a la title track "Zero Days", 2 tra i brani più diretti e potenti dell'intero platter, che prosegue senza dare tregua con le successive "Off The Grid", "Divide And Conquer" e, soprattutto, la potentissima "Forced Into Tolerance", dove la vena hardcore del trio esplode in tutta la sua furia.

Dopo questo inizio furibondo, l'album offre brani più ragionati, dove l'impronta heavy, sempre presente, lascia spazio anche a chorus dalle melodie accattivanti e memorabili, combinando piacevolmente potenza ed orecchiabilità. E' questo il caso di "Interbeing", ma soprattutto di "Blood Out Of Stone", cui seguono altri brani che mantengono la falsariga dei precedenti, alternando sapientemente aggressività e melodia, fino alla conclusiva "Wasting Of The Dawn". Moderna ed efficace la produzione, che rende merito alle grandi qualità di questo ormai rodato trio, devastante anche in sede live, per un album che conferma in pieno quanto di buono la band aveva fin qui mostrato dal rientro sulle scene 5 anni fa. 

Voto: 7,5/10

Francesco Lattes