PETE AND THE TEST TUBE BABIES - That Shallot

Arising Empire
Avete presente quelle commedie sexy degli anni 70, che erano bistrattate dagli intellettuali chic col birignao “intelligente”, perché a loro dire non erano pensose, ma solo sincere, offrivano grasse risate con attori come Lino Banfi, e bellezze come Edwige Fenech, Gloria Guida e altre; bhè questo disco, è lo stesso; genuino, che non ha pretese intellettualoidi e vuole solo divertire anche in modo scorretto, ma è sincero come la band che lo ha forgiato! Questo disco ha l’anima ribelle vera, si torna per certi versi allo spirito verace del punk nato nel 1977, tanta energia, goliardia rozza e voglia di birra e cori da pub e uno sguardo alla procace cameriera col vassoio in mano e sana voglia di menare le mani. I nostri sono genuini e si sente, ”In yer face” è sudore, velocità, cantato sguaiato, e rabbia operaia, cori da pub e tanto sudore, come fare a non resistere a cantare?. “C u next tuesday”, è puro e sano punk, tanta melodia, velocità, si corre in up tempo, chitarre grezze e che filano, voce che più alcolica non si può e un solo rock and roll. “None of your fucking business”, è o non è uno sputo contro tutto e tutti, per affermare la propria ribellione? e lo ripetono a squarciagola in questo brano dallo spirito punk rock puro i nostri con anche interventi di fiati! “Wrong”, sbagliato, questo è sbagliato per la band guidata da Peter Bywaters, le chitarre di Derek “Strangefish” Greening graffiano e con riff pesanti e la cantano chiara, urlandolo a piena voce. Ecco lo “scherzo” che non ti aspetteresti ma anche questo vuol dire punk, una pub song acustica, batteria, violino, basso e voce che provoca grasse risate perché una canzone dal titolo “Silicone beer gut” secondo voi cosa vuol dire? “Youth of today” è punk, diretto senza fronzoli; neanche due minuti scarsi di invettive dirette, urlate con tanta aggressività e chitarre e batteria semplice ma diretta. “Tramp killer” brano dal tiro rock e bluesy, con una suadente voce femminile, fiati e che fa il verso a certo rock and roll anni 50 ma qui sta il bello, perché poi si prende il tiro elettrico con le trombe a dare più corpo, grande brano. “When girlfriends attack” è da ridere se non fosse perché il nostro ci racconta con spirito punk cosa può capitare a fare arrabbiare la propria ragazza, mid tempo, diretto, chitarre dai riff potenti e sentiamo anche gli insulti della gentile signorina incazzata come una biscia e il nostro che tenta di giustificarsi. “Crap californian punk band”, ecco altro brano verace e perfettamente in linea coi nostri, che fanno il verso prendendo i giro il cosiddetto calipunk cantando i tic e i comportamenti delle band oltreoceano mettendole in burla. “Pissdenstein” non ha bisogno di presentazioni, se non che i nostri ci narrano la storia punk con musica adeguata di una sorta di mostro di Frankenstein birraiolo, e in cerca di rissa, tiro veloce, batteria ritmata e armonizzazione e i classici cori da pub. Come si fa a non volere bene ad una band del genere, una band verace, senza compromessi fedele a se stessa e al proprio credo; in una parola sola, punk. 

Voto: 8/10  

Matteo ”Thrasher80” Mapelli