LIGHTYEARS - Erase

Wormholedeath
Sebbene hanno un suono che potremmo definire quasi inglese, i Lightyears sono italianissimi fino al midollo. E noi siamo sempre ben felici di ascoltare grande musica, soprattutto quando quest’ultima proviene dalla nostra bella Patria, ricca si di grandi problemi, ma anche ricchissima di tante nuove proposte musicali della quale andare soltanto fieri, anche fuori dai nostri confini nazionali. Bene i Lightyears fanno parte di questa schiera di ottime band, che con la loro proposta musicale in bilico tra metal, alternative e rock ci fanno davvero inorgoglire. La band si presente come quintetto, capitanato da una frontwoman di tutto rispetto, con una voce incredibile, tanto melodiosa e alta quando serve e soprattutto una voce particolare, che emana emozioni ad ogni ascolto, ad ogni parola “cantata”. Hanno anche avuto la fortuna di aver firmato per una grande etichetta, la Worm Hole Death, ormai nota per l’altissima qualità del proprio catalogo. Cinque i brani presenti su questo Ep dal titol Erase. Brani che hanno una forte impronta Alternative, ma che non rinnegano influenze metal, di stampo classico. Brani diretti, pieni di energia. Canzoni tra l’altro anche parecchio rapide, così da non annoiare l’ascoltatore. Si comincia con Say It, in cui i nostri mostrano la parte più metal oriented, con un utilizzo spettacolare della voce, qui davvero superlativa. Ottimo anche l’inserimento delle screaming vocals, anche se di stampo “core”, qui dosate alla grande. Canzone che ha un forte e grande tiro radiofonico. Stesso identico discorso lo si può fare con la successiva The Story, altro grande brano, arioso e accompagnato da un’atmosfera leggiadra e positiva. Con la terza Show Me si va davvero sulle stelle, brano da incorniciare, che gli potrebbe anche permettere tantissimi passagi sia nelle radio nazionali, come già avviene, che nelle radio estere, con risultati che sarebbero grandiosi. Vanno a chiudere questo interessante Ep, l’ottima A Better Taste, canzone alquanto introspettiva e l’ ultima Sticks E Stones, che ospita Chuck Ford, degna chiusura di un mini lavoro che diventerà presto grande. Erase ha un unico neo, quello di contenere solo cinque brani. Aspettiamo con ansia un bell full-lenght. 

Voto: 9/10

Sandro Lo Castro