FATES WARNING - Awaken the Guardian Live

Metal Blade
I Fates Warning hanno pubblicato per l'etichetta Metal Blade un doppio CD, anche in DVD e pacchetto “deluxe”, contenente due concerti tenuti nell'aprile 2016 in Germania e nel settembre 2016 negli Stati uniti, che presentano una scaletta pressoché identica. Il motivo è facilmente intuibile dal titolo stesso del lavoro: esse sono le registrazioni degli spettacoli celebrativi del loro fortunato terzo album Awaken the guardian, uscito 30 anni prima, che andò a piazzarsi al centonovantunesimo posto della classifica Billboard top 200 (ottimo risultato visto il genere di nicchia nella nicchia). Tutta la scaletta dell'album è fedelmente riproposta dalla stessa formazione di quegli anni, particolare interessante visto che è una sorta di reunion, una formazione parallela alla loro attuale. I Fates Warning sono stati assieme ai Rush e pochi altri dei precursori nell'ambito Progressive metal, genere poi esploso alla soglia degli anni 90 con formazioni iper-tecniche come i Dream Theater, separandolo definitivamente dalla NWOBHM. Riproporre un'opera di parecchi anni prima assume un senso compiuto a due condizioni: la prima è che l'originale debba essere un caposaldo del genere e la seconda che esso venga risuonato con energia e maestria pari se non superiore al modello.

Canzoni come The sorceress, Guardian e Prelude to ruin sono dei veri e propri inni del genere, soprattutto le ultime due con i loro sette e oltre minuti di durata. I ragazzi con la loro maestria tecnica e voglia di suonare assieme hanno ben assolto questo compito. Del resto furono loro, nei primi anni di carriera, a portare il Metal verso altre sponde molto meglio di altri, in una direzione diversa da quella seguita da gruppi come Metallica e Motorhead, parallelamente all'uso dei synth di Somewhere in time degli Iron Maiden e Power windows dei già citati Rush. Riportare alla vita, celebrare un album come Awaken the guardian con questo doppio CD quindi assume una consistenza, una ragione di essere piuttosto valida e pregnante. Rappresenta un invito a tutti i giovani fan del Progressive metal (e non solo!) a riscoprire una perla, un antesignano di un percorso portato a compimento dal successivo Perfect symmetry. Se vogliamo trovare difetti a questo live, sono quelli tipici del genere: la perfezione esecutiva porta a una sostanziale freddezza, che traspare poi nella registrazione. La band fa il suo compito, lo fa molto bene, ma finisce lì. Chiunque abbia ascoltato Live after death degli Iron credo che possa capire cosa intendo. Per questo forse sarebbe bastato un solo CD, una sola data. 

Voto: 7,5/10

Max Murdock