GALDERIA - Return of the Cosmic Men

Massacre
Dalla Francia i Galderia, apprezzata realtà power metal d'oltralpe, al loro secondo lavoro. Forte di un bellissimo artwork di sapore "new age", quest'album, ben prodotto e ben suonato, ci propone 48 minuti circa di suoni epici quanto liricamente votati alla luce e alla salvezza del genere umano. Nulla di "religioso" in senso stretto, beninteso, ma tanto è il mood di quest'album, che i nostri ci sciorinano l'una dopo l'altra 10 tracce bene incassate nel genere di riferimento, non disdegnando comunque variazioni sul tema: vedi ad esempio l'iniziale "Shining Unity" veloce e classicamente power nonché retta sugli standardizzati cori massicci ed anthemici, seguita da una rocciosa e judaspriestiana "Blue Aura" dai riffs molto taglienti e piacevolmente manieristica, oltre agli echi di Irons presenti nella quarta traccia "High Up In The Air" e alla sentita e commovente ballatona "Wake Up The World" dove più si sentono echi dickinsoniani nella voce, e con dei cori finali che con magica enfasi esortano il mondo a risvegliare il proprio spirito... da brivido, devo ammettere. Complessivamente ottima la preparazione dei musicisti, pulita e limpida ma potente la produzione. I testi dei brani paiono tutti incentrati verso la positività, basti scorrere nella tracklist per trovare titoli come "Celestial Harmony", "Legions Of Light" e "Wake Up The World", ed il lavoro lirico non pare per nulla disprezzabile, da degno contraltare con l'elemento musicale.

Qualche preziosismo è oltre tutto presente negli interventi di piano e synth, come ad esempio all'inizio di "Living Forevermore", che somiglia un po' ad alcune sonorità "new age" (sì uso ancora questo termine, perché mi va)... oppure ancora meglio l'intervento di voce lirica con tappeto orchestrale accennato nella parte centrale della già citata "Legions Of Light", breve ma incisivo. Piccola sorpresa abbastanza gradita presente in coda alla tracklist: una luccicante ballata acustica del titolo "Pilgrim Of Love" con dei cori quasi gospel ad accompagnare la voce del singer, ed una versione "2.0" della citata ballad "Wake Up The World" in stile simil-techno (limitatamente a quest'ultima... boh, operazione che personalmente reputo alquanto discutibile). Bel colpo insomma, un prodotto tuttosommato più che apprezzabile, innanzitutto per gli amanti del genere che concettualmente fanno della battaglia a favore del bene e della luce trionfanti sull'oscurità e la malvagità, e sul trionfo delle emozioni positive come mezzo per un'ulteriore evoluzione dell'umanità. Lo so, vi parrà che sono stato plagiato da un qualche "santone" ad usare certe espressioni, ma non preoccupatevi, sto bene nonostante il caldo torrido estivo. Anzi, proprio perché sto molto bene, vi voglio citare un ultimo titolo della tracklist che mi ha davvero preso: "Return Of The Cosmic Men". Grande titolo! Beh, in finale, vi do un consiglio sull'album in questione: ascoltatelo al riparo del torbido caldo estivo e con una candela tealight profumata al limone (anche perché tiene lontane le zanzare!), ed inframezzato dalla lettura de "Le Guide Del Tramonto" di Arthur C. Clarke. E che le vibrazioni positive del cosmo vi avvolgano. 

Voto: 8/10

Alessio Secondini Morelli