E.VIL N.EVER D.IES - Ekpyrosis

Via Nocturna
Questa band che risponde al nome di Evil Never Dies, nasce nel lontano 1990, in una delle città più belle non d’Italia ma del mondo probabilmente e ci stiamo riferendo a Napoli. Segnato un accordo con la label polacca Via Nocturna, danno alle stampe un buon lavoro di thrash metal , robusto, granitico e senza compromessi. Questo disco si rivela una gradita sorpresa in quanto ha un suono particolarmente retrò , ma suona anche dannatamente fresco. Complice sicuramente le varie esperienze che hanno acquisito i nostri durante più di venti anni di militanza nella scena metal. Le influenze che si possono scorgere in questo lavoro sono diverse, andando per i Sepultura, passando per i primi Kreator e un pizzico dei nostri Necrodeath sempre prima era, quelli che vengono subito in mente ad un primo ascolto. Il fatto positivo di questo nuovo Epkyrosis rimane comunque una certa personalità di fondo che fa apprezzare ancora più questo disco.

Pregevole tecnica strumentale accompagnata da una sana follia nel proporre brani come Land With No Future, che si candida ad essere la migliore tra gli otto presenti. Vi è da segnalare comunque che le tracce sono ben distribuite tra parti al fulmicotone e rallentamenti degni del genere. Concessione alla melodia pari a zero. Oltre al brano citato sopra da segnalare anche Epitaphs che tanto ricorda la storica band genovese poco prima nominata. It’s Alive è un pugno in piena faccia, veloce potente e graffiante. Ottima prova anche dal punto di vista vocale ad opera di Domecost, autentico frontman di razza. Si sente che ci sanno fare e anche bene. Una menzione a parte va fatta per l’ultimo brano che prende il titolo proprio di Ekpyrosis, traccia sperimentale , se così possiamo definirla, il risultato è comunque esaltante, mischiando dei generi apparentemente distanti tra loro, ma qui riuniti alla grande, donando un senso quasi di soffocamento tecno. Lavoro da tenere sotto stretto controllo. Band da seguire attentamente, sotto ogni punto di vista. 

Voto: 7,5/10

Sandro Lo Castro