VALLENFYRE - Fear Those Who Fear Him

Century Media
Ritorno col botto per i britannici Vallenfyre, che per chi non lo sapesse, è la band che fa capo al chitarrista Greg Mackintosh dei monumentali Paradise Lost. Ma qui dello spirito decadente della band madre c’è ben poco; perché i nostri sono quanto di più marcio, old school rispetto ai seminali profeti del goth/doom;qui di esalta il death metal e l’estremo; sentitevi il brano “Messiah”,un brano veloce, potente, con chitarre ribassate e che ringhiano, blast beats e vocione da tradizione,”Degeneration” è un mid tempo potentissimo che ti lacera con doppia cassa a percussione e chitarre fangose e marcissime, sembrano “svedesi” nel suono e poi arriva l’accelerazione a rotta di collo, e che dire del proiettile estremo “Nihilist”?, ”Among the filth” è puro grezzume death/doom, una vera perla, corrotta e pachidermica.

Un cadavere in movimento, pronto a mordere e lacerare; ”Soldiers of christ” è uno sputo acido e corrotto potentissimo, chitarre grezze e riffing segaossa, e “Kill your masters” è velocità pura che farà un bel macello in sede live col pogo data l’attitudine quasi hc; a chiudere la malvagia “Temple of rats”. Un disco che segna un gradito ritorno, terza prova superata per gli albionici, perché si sente il mestiere, la passione e l’amore per questo genere, il death metal è un genere che ha genuinità e regole ben scritte; non cerca suoni puliti o melodie accattivanti, ma solo tanta ferocia, malvagità, suono marcio e sana voglia di distruzione, questo è death metal e questi sono i Vallenfyre; extreme bands for extreme people diceva qualcuno. 

Voto: 8,5/10 

Matteo ”Thrasher80” Mapelli