PROGENIE TERRESTRE PURA - Intervista alla Band


Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

Emanuele - Siamo consapevoli che molti di quelli che ora staranno leggendo questa intervista si aspettavano una sorta di “U.M.A. Parte Seconda”, ma la verità è che oltreLuna non è stato per niente concepito con lo scopo di strizzare l'occhio al passato. Il disco esplora molti altri universi musicali rispetto al suo predecessore, come si può appurare dalla premiere, che col tempo sono entrati a far parte delle nostre influenze. Ciò che caratterizza il lavoro, apparte il cambio di line-up, sono le sonorità etniche mischiate ad una struttura elettronica arricchita, il riffing con una vena leggermente più aggressiva e  lo stile del cantato, più in linea con lo stile di oltreLuna. Il resto lo lasciamo scoprire a chi è abbastanza paziente da dedicarci un ascolto attento e incondizionato.


Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

Davide – Nacque quando contattai, nel 2009, il precedente cantante - e altro membro fondatore - Nex[1], allo scopo di creare un progetto black metal non propriamente convenzionale. L’idea iniziale è quella che possiamo sentire nella traccia “Progenie Terrestre Pura”; da lì in avanti è stata tutta progressione.

Come è nato invece il nome della band?

Davide – Da un’idea di Nex[1]. A lui il merito.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

Emanuele - Se conosci il progetto ovviamente capisci subito che non si tratta di un gruppo da denuncia sociale o incentrato su frustrazioni emotive. I testi nel caso di oltreLuna fungono da cornice per enfatizzare il mood che da sempre caratterizza q[T]p. Spazio, rapporto uomo/macchina/anima/Dio. L'unica differenza è che in questo caso si parte da molto più “in basso”, senza tralasciare i legami col pianeta madre, sia musicalmente che concettualmente.



Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

Emanuele – Sinceramente starebbe all'ascoltatore definire quali siano questo tipo di elementi. Senza dubbio le tematiche Sci-Fi e la contaminazione elettronica hanno contribuito a rendere il progetto un minimo originale a partire dagli esordi. Molto del merito va attribuito anche alla veste grafica e quindi al lavoro di Alexander Preuss aka Abalakin. Aspettare per vedere cosa ci riserverà ogni volta questo fantastico artista, crea un attesa spasmodica prima di tutto in noi stessi.

Come nasce un vostro pezzo?

Davide - Compongo le demo/preproduzioni dei brani, fisso un'idea per il pezzo, una direzione più o meno definita. Dopodiché è tutto lavoro di squadra con Emanuele e Fabrizio.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

Emanuele – Per quanto mi riguarda “.subLuce.” penso che sia il pezzo che più mi da soddisfazione ogni volta che lo ascolto, sarà anche perchè è il primo in assoluto dove testo anche la mia voce pulita, anche se in maniera mooolto discreta ovviamente, insieme a “.Deus.Est.Machina.”.


Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

Davide – Potrei elencartene a dozzine perché personalmente posso prendere spunto, per una traccia, anche da varie e varie band. Posso dire comunque, per ricollegarmi ad una domanda di prima, che nella nostra prima composizione, che è proprio “Progenie Terrestre Pura”, l’inizio in tutti i sensi di q[T]p, la parte metal è un misto di Wolves in the Throne Room + Darkspace, mentre la parte ambient/elettronica era ispirata allo psybient in generale; tutto qua. Quando la composi, questo era quello che avevo in mente. Poi, da lì, come detto, è andato tutto in progredire. 

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live? 

Emanuele - C'è già qualcosa in programma a livello di release ma non possiamo anticipare assolutamente nulla. Essendo di base un progetto studio, riguardo alla questione live dipenderà dalle proposte, se e quando arriveranno. Nessun tour in programma.


E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

Davide – Decisamente no.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

Davide – Personalmente non la giudico proprio e non riscontro nessun problema in quanto non ne ho a che fare, siano band o locali od altro, e con le persone che conosco un minimo, appartenenti a gruppi od altro, sono in buoni rapporti.

Emanuele – La scena italiana ha i suoi pregi e difetti per quanto mi riguarda, ricca di gruppi validi ma anche di gente che si prende troppo sul serio sul web. Collaboro e conosco di persona molte realtà dell'underground e la maggior parte sono persone splendide. Per quanto riguarda in particolare q[T]p nessunissima problematica. 

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

Davide – Sicuramente ha aiutato, ma anche solo per il fatto che altrimenti non esisterebbe nessun progetto “Progenie Terrestre Pura”. Poi, magari, è vero che se fossimo usciti negli anni 90, prima di internet, avremo venduto probabilmente il quadruplo dei cd, ma la realtà è che siamo qui oggi e a queste condizioni, con il progetto impostato in un certo modo; fare troppe congetture con i “se” e con i “ma” non porta a molto, soprattutto in questo contesto. Quindi, ha sicuramente più aiutato che danneggiato.


Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

Davide – Credo praticamente nulla. Semmai valorizza il nostro talento come compositori.

Emanuele – Sottoscrivo. Si tratta più che altro di riuscire a mettere in musica quello che si ha in testa rimanendo su determinate atmosfere, non di mera esecuzione sicuramente, o virtuosismo.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

Davide – Devin Townsend.

Emanuele – Ce ne sarebbero davvero troppi. Fra i tanti, Igorrr e Nergal.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Grazie per lo spazio dedicatoci e grazie a tutti per il vostro supporto. Stay|in|Space.

Maurizio Mazzarella