JMP - Jam Movie Project

Qua' Rock
Quello che presentiamo oggi è un viaggio straordinario, un itinerario artistico che mescola due campi fondamentali nello scenario dell’arte, la musica e il cinema. Un progetto nato dall’improvvisazione che sono un profondo talento può dare, o meglio da quell’attimo d’istintività che contraddistingue ogni opera soprattutto nella fase iniziale, l’ispirazione. Raccontiamo questo favola, questa incredibile collaborazione, era il 2014 quando un chitarrista di nome Gabriele Bellini, da sempre amante del cinema chiama un soprano per interpretare alcuni pezzi, com’era consuetudine per un altro concerto. Ma è a questo punto che nasce la magia basandosi sulle note più famose dei film, e lasciandosi trasportare dall’improvvisazione. Il duo avverte però, la mancanza di una parte, e a loro si unisce Michael Agostini, dietro piatti e tamburi. Una volta creata la band, seppur di dimensioni ridotti si stipulano le regole per il lavoro, attraverso un lampo di genio si decide di improvvisare sulle colonne sonore. Ma si teme di commettere l’errore di creare solo un’estensione della colonna sonora ufficiale dei film, per questo si decide di creare un album pieno di medley tutto personale. Dominato dalla chitarra di Gabriele, unito alla voce di Claire e le percussioni di Michael. Insieme si scelgono i film, titoli sicuramente memorabili, fra i più belli della storia del cinema e scaturiscono melodie limpide e armonie bellissime che non possono che emozionare. Primo brano “Halloween song ‘Saw’”, già dal primo ascolto incute un forte senso di timore, tanta paura e mistero si intrecciano in una musica che non poteva donarci sensazioni differenti visto che il film a cui fa riferimento è un horror francese incentrato su scene davvero cruente di tortura. Nel brano si evince quella sensazione di non avere una via d’uscita, ci scuote ci crea agitazione riproduce appieno cio’ che una saga intera fa in tanti minuti. Segue “Cant’skill Us ‘Sin City’”ancora più orrido l’effetto, un film diretto da Rodriguez e Tarantino ispirato all’omonimo fumetto.

Si parla di omicidi e trappole tese dagli assassini, attraverso chitarre e atmosfere dark creano quel mistero che si lega benissimo all’inganno. Con RockMovie Story “part one””, si cambia rotta, il platter si evince di un hard rock dal sound roccioso, sicuramente cambia il tema di base, esprime energia come prima di una battaglia, e la performance della singer si adatta a pieno anche se a tratti appare forzata poiché adatta ad un genere più clean. Si arresta su vari punti e cambia totalmente tema, sound davvero caratteristico per il terzo brano, quanto ci piace l’aggressività che esprime. Penultimo brano è “Olimpics movie” inizia con il suono che contraddistingue l’inizio di un film, poi effetto battito, chitarre e voce urlante, crea tanta suspense. In risalto le eccezionali voti vocali del soprano che si permette di creare veri giochi tecnici per gli amanti del genere, quella che si definisce una vera perla. Il tono di questo pezzo è a metà fra un rock di piacevole ascolto ed un sound alquanto solenne ed aulico. Ultima brano del lavoro, il più bello in assoluto forse perché creato su uno dei film a mio parere più belli, chiamato per l’appunto “Clubbed to death ‘MATRIX’”,risulta davvero difficile scegliere un sound per una trama cosi complessa che crea spunti di riflessione ad ogni passo, il clima meditativo ed intellettuale viene riproposto in pieno. Scorrono i minuti e si avverte la ricchezza compositiva del brano che cerca di riprodurre le varie scelte, tema fondamentale così come si avverte l’esigenza del cambiamento con la sua dirompente forza, la parte conclusiva è di una bellezza assoluta, un brano che vuole e deve illuminare, fantastico. Un lavoro ambizioso, svolto a pieno voti con musicisti di ottime qualità e una voce che può permettersi tutto a tratti diviene un punto di lancio per la meditazione. Un album che amo definire trascendentale. 

Voto: 8/10 

Angelica Grippa