DREAM EVIL - Six

Century Media
Six, sesto album dei nordici Dream Evil, band da musicisti esperti che nulla lasciano a caso nelle loro composizioni. Questo lavoro si presenta su coordinate prettamente heavy metal, roccioso quanto basta a far perdere la testa ai metallari più giovani. Le canzoni suonano con una certa monotonia di fondo. Non tutte per fortuna. L’iniziale Dream Evil è un brano in pieno stile heavy, chitarre granitiche, cori epici, lo rendono fin da subito uno dei migliori dell’intero lotto. Stessa cosa si può dire del secondo Antitode. I primi due ci fanno ben sperare, ma qualcosa cambia con la terza canzone Sin City, sì smaccatamente catchy ma monotona, con un prevedibile ritornello. Creatures Of The Night sembra essere stata messa solo con lo scopo di riempire lo spazio a loro disposizione, ne potevano fare tranquillamente a meno o inserirla come bonus. Helliride risolleva un pochino l’andamento, con un richiamo al buon Ozzy.

Tralasciando invece Six Hundred And 66, del tutto priva di mordente, ascoltando How To Start A War, viene furoi un ottimo hard n’heavy non male, orecchiabile e di buon gusto. Finalmente con Too Loud arriva anche il groove, che fino a questo punto mancava. Generalmente, tutto ruota attorno a tracce che apparentemente sembrano spiccare il volo, ma che per qualche strano motivo a un certo punto si bloccano. Fortunatamente qualche altro episodio buono si può trovare, We Are Forever ne è un valido esempio. Sicuramente con questo nuovo disco i Dream Evil non deluderanno i loro numerosi seguaci, per tutti gli altri invece potrebbe passare tranquillamente inosservato. Ciò ovviamente non toglie che sia stato costruito con mestiere e suonato da manuale, solo che non basta questo per farne un capolavoro. 

Voto: 5,5/10

Sandro Lo Castro