WITCHWOOD - Handful of Stars

Jolly Roger
I Witchwood, band nata dalle ceneri dei Buttered Bacon Biscuits, composta da musicisti con un interessante quanto ricco bagaglio musicale, pubblicano nel 2015 uno dei più interessanti album di quell'anno "Litanies from the Woods". Eccoli a distanza di un anno e mezzo con "Handful of Stars", un EP di circa 45 minuti contenente sette pezzi, tre inediti, due cover e la track list già presente su "Litanies From the Woods" ma rielaborata per questo contesto. " Handful of stars" è, come puntualizza la band, un EP che può definirsi la giusta, perfetta appendice all'album di debutto . "Under the willow" con chitarre e flauto ci introduce in questo viaggio settantiano che ci farà rivivere le stesse emozioni del primo album senza assolutamente ripetersi. Con "Like a giant in a cage" ci immergiamo totalmente nelle inconfondibili atmosfere della band, brano articolato e stupendamente arrangiato che porta il marchio Witchwood.

Il ritmo si fa più sostenuto con "A grave is the river", brano che resta inciso a fuoco nella mente già dal primo ascolto con una strepitosa seconda parte strumentale. Si arriva così alla perla incastonata nell'album, "Mother" , emozionante brano in cui Ricky dal Pane dà un'interpretazione ricca di pathos. Da brividi. Anche nelle due cover contenute nell'album “Flaming Telepaths” dei Blue Öyster Cult e la bellissima “Rainbow Demon” degli Uriah Heep, i nostri riescono nell'arduo compito di non alterare l'essenza dei brani ma a dare l'impronta della band. Chiude questo viaggio straordinario "Handful of stars"che dà il titolo all'EP, brano già presente in " Litanies from the wood" ma riproposto in una nuova versione. Con la line up "potenziata" da Antonino Woody Stella alle chitarre, perfettamente ed immediatamente integrato nelle atmosfere della band, possiamo definire "Handful of Stars" la conclusione di un discorso iniziato con "Litanies from the Woods" e chi ha amato quest'album apprezzerà senz'altro questo richiamo altrettanto interessante. Da non perdere. 

Voto: 9/10

Mirella Catena