WHITE SKULL - Intervista al chitarrista Tony "Mad" Fontò


Benvenuti tra le pagine di Giornale Metal! Dopo l'uscita di Under This Flag sono passati ben cinque anni dalla pubblicazione di Will of the Strong. Come mai è stato necessario tutto questo tempo per l'uscita di un nuovo disco?

TONY: Ciao a te e grazie per l’intervista. Dopo l’uscita di Under This Flag ci siamo buttati a capofitto nella promozione live dell’album. Dopo circa un anno abbiamo iniziato a comporre delle nuove songs, ma per il decimo album in carriera volevamo dare un po’ di più e poi non ci piace scrivere tanto per fare un album, se vuoi fare un buon album è richiesto un processo compositivo abbastanza accurato. Le richieste dei concerti non sono mai terminate e poi si è aggiunto un Best Of Tour, quindi di conseguenza abbiamo allungato i tempi di songwriting…


Quanto tempo è stato necessario tra registrazione e composizione dell'album?

TONY: Per la composizione non esiste un tempo quantizzabile, come dicevo prima abbiamo iniziato a comporre le songs un anno dopo l’uscita di Under This Flag, nei 3 mesi che han preceduto le registrazioni abbiamo portato a termine un’accurata pre-produzione, mentre per le registrazioni, missaggio e mastering ci son voluti circa 2 mesi.

Perché intitolare il disco Will Of The Strong?

TONY: Il significato di Will Of The Strong significa la volontà del forte e vuole sottolineare l’integrità ed il coraggio dei guerrieri e dei personaggi che vanno brano dopo brano a narrare il disco. Allo stesso tempo rispecchia la volontà della band a continuare a creare Metal in Italia ed a combattere contro tutto e tutti per diffonderlo nel mondo.

Potete descriverci in modo capillare questo disco? Quali sorprese devono attendersi i potenziali ascoltatori di questo album?

TONY: Sostanzialmente e posso riassumere l’album con due parole, Potente ed Epico. L’utilizzo sapiente delle orchestrazioni da parte di Alexandros e i cori accurati hanno creato e dato vita a delle atmosfere che rendono il sound più Epico che nei nostri lavori precedenti.


Che differenze ci sono tra Will Of the Strong ed il suo predecessore?

TONY: Credo di averti involontariamente risposto nella domanda precedente, ma voglio aggiungere che questo è il primo album in tanti anni di carriera che pur potendo non rifarei niente.
  
Scorrendo tutta la vostra discografia, come si è evoluto il vostro sound dagli esordi ad oggi?

TONY: io credo che ogni album rispecchia un momento creativo della Band. La normale evoluzione della Band si sente e sono molti i fattori che influiscono a questa evoluzione, l’aumentare dell’esperienza in studio ti porta ad essere sempre più accorto nelle registrazioni, lo studio sullo srumento ti da la possibilità di sperimentare qualcosa di nuovo in fase compositiva senza contare che viviamo ascoltando musica e che i gusti sono in continua evoluzione anche se i capisaldi restano sempre i nostri punti di riferimento.
  
Ritenete a questo punto che Will Of the Strong sia il vostro miglior disco di sempre?

TONY: Assolutamente si.


Potete parlarci della copertina? Chi l'ha creata e come si rapporta al titolo ed ai contenuti del disco?

TONY: Io e Federica abbiamo lavorato molto su come volevamo la copertina, piena di significati, più o meno nascosti che penso starà all’ascoltatore il piacere di scoprirli. Abbiamo passato le nostre idee a Gaetano Di Falco, il quale ha iniziato subito e tradurre le nostre idee in un disegno reale, Gaetano ha centrato in pieno l’obbiettivo. Quando il resto della Band ha visto la genesi della copertina sono rimasti tutti subito soddisfatti.
  
I White Skull hanno spesso cambiato formazione. Possiamo dire che finalmente c'è una stabilità definitiva?

TONY: Certo e spero duri per sempre, come l’ho sempre sperato, ma a volte subentrano certi fattori esterni o privati/personali che portano a delle scelte.


Questo nuovo disco certamente sarà seguito da un tour che vi farà partecipare anche all'Agglutination. Come vi state preparando a questo evento?

TONY: Abbiamo appena concluso una sessione di quattro giorni di prove tutti assieme, prima in sala prove e l’ultimo giorno in un luogo idoneo a provare un live vero e proprio dove anche i nostri tecnici hanno messo a punto il suono dal mixer e l’effettistica, senza considerare per noi il settaggio dei sistema dei monitor. Per l’estete saremo impegnati con dei festival mentre da settembre inizieremo una serie di date in Italia e all’estero. 

Volete lasciare un messaggio ai nostri lettori?

TONY: certo che si… Il Metal si vive on the road, affilate le asce e ci vediamo ai concerti.

Maurizio Mazzarella